Ieri si è concluso ufficialmente l’Atp500 di Pechino con Carlos Alcaraz nuovo campione. Ecco a voi i principali movimenti di classifica dopo il torneo cinese, con Jannik Sinner e lo spagnolo di nuovo l’uno a fianco dell’altro anche nel ranking.
La top15
Una top15 rimasta pressoché invariata rispetto alla scorsa settimana, tranne che per due movimenti (in effetti, nonostante i grandissimi campioni in campo, si è trattato solamente di un Atp500).
Alcaraz torna sul secondo gradino più alto del podio (7010), scavalcando Alexander Zverev che si assesta alla terza posizione (6705). Entrambi seguono Sinner, molto distanziato e che potrebbe terminare l’anno in vetta al ranking già nelle prossime settimane (11010).
Il resto della top14 rimane immutato. Di seguito la classifica aggiornata con i nuovi punti.
4 – Novak Djokovic (5560)
5 – Daniil Medvedev (5375)
6 – Andrey Rublev (4700)
7 – Taylor Fritz (4060)
8 – Hubert Hurkacz (4060)
9 – Casper Ruud (3965)
10 – Grigor Dimitrov (3840)
11 – Alex de Minaur (3620)
12 – Stefanos Tsitsipas (3390)
13 – Tommy Paul (3045)
14 – Holger Rune (2935)
Al quindicesimo posto torna uno dei protagonisti della settimana, Ugo Humbert, che guadagna ben quattro posizioni (2645).
I movimenti degli azzurri in top150
Lorenzo Musetti, nonostante la cocente eliminazione al secondo turno all’Atp500 di Pechino, rimane alla posizione numero 18 (2425). Best ranking per Flavio Cobolli, che vola al numero 30 dopo l’ottima prova in Cina della settimana appena trascorsa (1552).
Piccolo passo indietro per Matteo Arnaldi, che perde tre posizioni e si ferma al numero 36 (1350). Stabile Luciano Darderi, che continua a faticare in questa fase della stagione e rimane al numero 42 (1265).
Guadagna una posizione e sale alla 44 Matteo Berrettini (1215), così come Lorenzo Sonego che arriva alla 49 (1081).
Perdono una casella sia Fabio Fognini (81, 691) che Luca Nardi (89, 649). Al contrario, segna il proprio best ranking Mattia Bellucci al numero 101 (574).
Chiudono la top150 azzurra Mattia Passaro al numero 111 (527) e Stefano Napolitano al 150 (394).
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