Alcuni haters si sono riversati sui principali social network per lanciare la fake news del momento: l’Atp avrebbe interesse a difendere Jannik Sinner. Il motivo? Aver disabilitato i commenti a un video in cui era presente l’azzurro, Qinwen Zheng, Zhizhen Zhang e Juan Carlos Ferrero. Chissà dove arriveremo di questo passo.
Le frasi degli haters
Il caso doping attorno a Sinner continua a far parlare di sé. Nonostante l’azzurro sia stato completamente assolto per i fatti accaduti durante il masters1000 di Indian Wells (gli sono stati semplicemente decurtati punti e montepremi) ed abbia fornito qualsiasi prova a sua discolpa, sul web ci sono degli haters che continuano a dargli contro.
Dopo i casi di positività con seguente squalifica a Stefano Battaglino e Nicolas Zanellato, infatti, alcuni pseudo tifosi hanno avuto ancor più da ridire. Ovviamente, senza analizzare i due casi sopracitati e le evidenti differenze con quello di Sinner.
All’Atp500 di Pechino, però, si è andati oltre ed è stata tirata in ballo anche l’Atp e la sua credibilità. Secondo questi utenti, infatti, l’organo internazionale starebbe proteggendo il proprio numero 1 del mondo. Il motivo? Aver bloccato i commenti in un video pubblicato con Sinner come protagonista.
“Questa saga di doping deve avere un finale giusto. Ha causato per la prima volta un blocco dei commenti in un post dell’Atp. Questa è sicuramente una brutta pubblicità per tutta la federazione”.
“Proteggendo il dopato”.
“L’Atp adesso non permette i commenti sotto i post del dopato Jannik. Questo perché il dopato è talmente umile che non vuole leggere i messaggi di amore e di ammirazione dei propri fan”.
“Perché non permettere di commentare? Siete spaventati che molti appassionati di tennis si stiano lamentando di un doppio standard utilizzato per proteggere il vostro ragazzo prodigio? Voi dovete lavorare molto duramente per proteggere la sua immagine. Spero che diverrete così diligenti anche nelle prove antidoping”.
“Disattivare i commenti? La lega di difesa italiana che aiuta il dopato”.
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