Siamo ormai nel pieno della parentesi asiatica e la stagione di tennis si appresta a vivere le sue fasi finali. Questa settimana è in scena l’Atp 500 di Pechino, appuntamento a cui Jannik Sinner si è presentato da numero uno del ranking e da detentore del titolo conquistato lo scorso anno. L’azzurro dovrà quindi difendere un cospicuo bottino sul cemento cinese, e altrettanto dovrà fare di qui a novembre se vuole terminare il 2024 da leader della classifica mondiale. A proposito di ciò, diamo un’occhiata a quali sono le sue prospettive analizzando la situazione torneo per torneo.
Cominciamo innanzitutto ricordandovi qual è lo scenario attuale. Sinner è in testa al ranking Atp con un bottino di 11180 punti, oltre tremila in più rispetto al secondo classificato Alexander Zverev, il quale ha rinunciato al torneo di Pechino e di punti ne ha 6875. Il terzo gradino del podio è invece occupato da Carlos Alcaraz, che in Cina si è presentato – nonostante le lamentele su un calendario troppo fitto di impegni – e può contare su un totale di 6690 punti. Poi nell’ordine abbiamo Novak Djokovic a 5560, Danill Medvedev a 5475, Andrey Rublev a 4645, Taylor Fritz e Hubert Hurkacz a 4060, Casper Ruud a 4010 e Grigor Dimitrov a 3920.
Focalizzandoci su Sinner, cosa deve fare il tennista tirolese per terminare il 2024 in vetta alla graduatoria? In realtà, la missione per Jannik non è poi così complicata. Certo, bisogna considerare che perderà sicuramente i 500 punti ottenuti a Vienna nel 2023 (la rinuncia è cosa nota) e che ha da difendere nei prossimi due mesi un gruzzolo di 2180 punti, tra cui proprio i 500 della kermesse cinese. Nel dettaglio, oltre ai 500 di Pechino e Vienna, l’azzurro ha in uscita i 90 punti degli ottavi di Shanghai, i 90 degli ottavi a Parigi-Bercy e i 1000 delle Finals di Torino. Non pochi, ma, come dicevamo, concludere l’anno da “re” del circuito maschile rappresenta un traguardo tutt’altro che proibitivo per il giovane rappresentante nostrano: in pratica, lui dovrebbe fare un disastro mentre Zverev (difende un migliaio di punti) o Alcaraz (difende 680 punti) compiere un miracolo.
In tale contesto, ci prendiamo anche il lusso di sbilanciarci su quale potrebbe essere la data in cui Sinner avrà la matematica certezza di chiudere l’anno da numero uno. Ciò, facendo qualche calcolo veloce, potrebbe avvenire nel mese di ottobre, l’indomani del Masters 1000 di Shanghai, al quale parteciperà senza particolari pressioni e con la consapevolezza di poter arricchire il suo bottino personale.
Ma a prescindere dalle tempistiche, quello che si appresta a tagliare Jannik è un traguardo prestigiosissimo, che potrebbe diventarlo maggiormente qualora l’altoatesino riuscisse a mandare la pratica in archivio con un totale di punti superiore a quota 11mila. Soltanto in cinque ci sono riusciti nell’Era Open: Novak Djokovic, Roger Federer, Rafael Nadal, Andy Murray e Pete Sampras. Un club ristrettissimo di nomi leggendari: entrarvi significherebbe per il classe 2001 italiano iscriversi nella lista dei campionissimi della racchetta.
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