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Calendario Atp troppo fitto? Sinner smorza i toni rispetto a Alcaraz e Zverev
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Negli ultimi tempi è scoppiata una polemica abbastanza accesa sul calendario Atp. Secondo molti giocatori ci sono troppi tornei, i ritmi sono massacranti e i tennisti sono sottoposti ad un grandissimo stress fisico e mentale a causa dei continui spostamenti e dello stress provocato dai tornei. Tra i nomi più celebri, si sono apertamente lamentati sia Carlos Alcaraz che Alexander Zverev.

Zverev durissimo contro l’Atp: è tutta una questione di soldi

Il tedesco, in particolare, ha sferrato un attacco durissimo nei confronti dei vertici del tennis mondiale: “Non c’è sport in cui si gioca così tanto, non si può continuare così. Si mette a rischio la salute dei giocatori, è inconcepibile che si inizi una stagione il 29 dicembre e la si termini nella seconda settimana di novembre. Un’azione di sciopero? Per cosa? Qui è tutta una questione di soldi, è l’unica cosa che conta per l’Atp, noi giocatori non abbiamo alcun potere decisionale”.

Alcaraz rincara la dose: così ci uccideranno

Non sono state da meno le parole del campione spagnolo, che ha confessato che in questa fase della sua carriera la sua “unica paura” sono i problemi fisici: “In questa fase molti bravi tennisti rischiano di perdere i loro tornei a causa di infortuni. A volte succede che non voglio andare a giocare un torneo: non devo mentire, mi sono sentito così alcune volte. Non mi sento per nulla motivato. Eppure ho detto e ripetuto che il mio miglior tennis lo gioco quando posso sorridere e divertirmi in campo. È il modo migliore per motivarmi ad andare a giocare un torneo”.

Sinner smorza i toni: se vuoi giochi, se non vuoi non giochi

Alla vigilia del torneo Atp 500 di Pechino, anche Jannik Sinner si è espresso sulla vicenda: “Alcaraz dice che il calendario è troppo pesante? Sì, in questi anni è piuttosto lungo, ma bisogna scegliere. Certo ci sono tornei obbligatori, ma un giocatore può comunque scegliere. Non devi giocare per forza: se vuoi giochi, se non vuoi non giochi. Io per esempio sia quest’anno che l’anno scorso ho saltato alcuni tornei perché volevo allenarmi, ci sono delle scelte dietro. Poi sicuramente la stagione è lunga e non è facile. Io cerco sempre di migliorare dentro e fuori dal campo e di capire me stesso, provando a capire che cosa funziona e che cosa non funziona”

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