Da quando è emersa la positività al Clostebol di Jannik Sinner, quello del doping è un argomento che continua a tenere banco in maniera insistente nel tennis internazionale. Tra gli appassionati, certo, ma soprattutto tra gli addetti ai lavori, i quali un giorno sì e l’altro pure vengono chiamati ad esprimersi sulla vicenda con protagonista il classe 2001 altoatesino. Stavolta è stato il turno di Daria Kasatkina, 27enne russa attualmente 13esima nella classifica Wta. Che ne pensa la nativa di Togliatti?
Kasatkina, il parere sul caso Sinner e il retroscena sugli altri due tennisti italiani trovati positivi
In realtà, Kasatkina rappresenta uno dei pochi esponenti del mondo della racchetta a non aver criticato aspramente l’azzurro. La russa, infatti, al contrario di quanto sostengono altri, ritiene che le autorità competenti non abbiano riservato a Sinner alcun trattamento di favore e che Jannik se la sia cavata limitandosi a sfruttare i (potenti) mezzi a sua disposizione. “Disparità a vantaggio di Sinner? Lui è in grado di assumere i migliori avvocati, persone che sono in grado di capire tutta la vicenda. Senza dubbio, il suo vantaggio è stato soltanto questo“, ha sottolineato Kasatkina.
Ma, al di la di ciò, abbiamo deciso di riportarvi le parole di Kasatkina in quanto, nel prosieguo dell’intervista rilasciata a TNNS, la russa si è lasciata andare ad un retroscena che riguarda molto da vicino il movimento nostrano.
Essendo infatti allenata da Flavio Cipolla, Kasatkina è ben aggiornata sulle questioni relative al tennis italiano e durante la chiacchierata ha riportato una notizia riferitagli proprio dal coach romano: oltre Sinner, altri due giocatori azzurri sarebbero risultati positivi al Clostebol. La tennista russa non ha specificato le tempistiche, ma ha riferito che uno avrebbe evitato la sospensione, l’altra – si tratta di una donna – no.
“Ho un allenatore italiano e lui conosce altri episodi di cui noi non siamo a conoscenza. C’erano altri due giocatori italiani, una donna e un uomo, che sono stati sorpresi con la stessa sostanza. La prima non è sfuggita perché non sapeva doveva aveva preso la sostanza. Non ricordo i nomi e non conosco quelle persone. Il ragazzo invece sapeva tutto e nel giro di 24 giorni ha fornito le prove: ha continuato dunque a giocare, per un caso simile a quello di Sinner”, ha affermato la russa. Che poi ha concluso il suo intervento con la seguente considerazione: “D’altra parte non capisco perché in Italia continuino a farsi beccare con la stessa sostanza. Questo non lo so, ma credo che sia possibile perché farsi beccare in quel modo è davvero stupido”.
A questo punto, la domanda è: chi sono i tennisti citati da Kasatkina? Nel primo caso, potrebbe trattarsi di Marco Bortolotti, il quale ha recentemente raccontato la sua disavventura a La Gazzetta dello Sport. Ma nel secondo? Staremo a vedere se verrà fuori qualcosa…
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