Altro che Alcaraz, Sinner è il migliore (per distacco) anche tecnicamente: il focus

I numeri 1, si sa, hanno sempre qualcosa di speciale. Ed è esattamente così anche nel caso di Jannik Sinner. Il giovane azzurro si è attestato quest’anno come leader indiscusso del ranking mondiale grazie ad un bottino di 55 vittorie e 5 sconfitte stagionali, per un totale di 2 titoli slam (l’Australian Open e lo US Open), 2 titoli Masters 1000 (Miami e Cincinnati) e 2 titoli Atp 500 (Rotterdam e Halle).

Numeri messi in fila mostrando una grande crescita sia dal punto di vista tecnico che fisico, raggiungendo picchi di rendimento altissimi e finora inesplorati dal tennis nostrano. Senza timore di essere smentiti, si può affermare che il classe 2001 tirolese sia ormai un giocatore completo, entrato nella dimensione dei campionissimi di questo sport. Ma qual è quella che in gergo si definisce la sua “arma letale”?

Sinner e le sue armi letali: focus e dati forniti dall’Atp

Difficile individuarne soltanto una, nel vasto e prestigioso repertorio in possesso di Jannik. È sotto gli occhi di tutti, però, che i colpi che rendono l’azzurro una macchina da guerra quasi invincibile siano due: il dritto e il rovescio. Tanto che il sito ufficiale del circuito maggiore ha deciso di dedicargli un ampio focus, sottolineando che si tratta dei migliori in assoluto attualmente in circolazione.

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Foto Atp Tour

Il suono è fragoroso, ma nitido e preciso. Un colpo di palla che presenta un’abile miscela di finezza e ferocia: ogni tocco è impeccabilmente pulito, ma porta con sé una forza letale che travolge gli avversari, si legge a riguardo sul sito dell’Atp, dove poi si sottolinea prontamente: “Più lunghi sono gli scambi, più forte colpisce la palla, senza perdere consistenza”.

Nel focus in questione, inoltre, si cita un approfondimento condotto da Tennis Data Innovations, in collaborazione con TennisViz, dal quale emerge che i colpi da fondo campo di Sinner sono al primo posto sia per qualità di dritto (8,8) che di rovescio (8,48).

Nel dettaglio, il dritto di Jannik – primo anche nella graduatoria che tiene conto della qualità della risposta (8,04) – ha fatto registrare nel 2024 una velocità media di 125,53 km/h, circa 8 km/h migliore della media del Tour. Discorso simile per quanto riguarda il rovescio, colpo con cui ha una velocità media di 117,48 km/h contro una media generale di 106 km/h.

C’è da dire, inoltre, che Sinner rende le cose ancora più difficili ai suoi avversari sfoderando entrambi i colpi con una traiettoria più piatta. Rispetto al resto del circuito, infatti, il dritto e il rovescio di Jannik viaggiano rispettivamente due e cinque centimetri più in basso sopra la rete. E non c’è da stupirsi che il nativo di San Candido sia in cima anche alla classifica di un’altra categoria chiave, quella della conversione: quando è in posizione di attacco, il due volte campione slam vince il 73% dei punti.

Insomma, Sinner rappresenta al momento il migliore giocatore del circuito per distacco. D’altronde, la classifica raramente racconta bugie così come il campo difficilmente sbaglia ad eleggere i vincitori. Si mettano l’anima in pace coloro che parlano di superiorità tecnica di Alcaraz o di altri giocatori…

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