US Open, Sinner raggiante: avevo tante difficoltà, ma le ho superate (VIDEO)

Jannik Sinner ha rilasciato un’intervista molto interessante a SuperTennis dopo il grandissimo trionfo allo US Open. L’azzurro si è detto molto soddisfatto del risultato ottenuto nonostante le difficoltà incontrate prima dell’inizio ufficiale della competizione.

Le parole di Jannik

Sinner è diventato il secondo italiano della storia, dopo Flavia Pennetta, a conquistare il titolo allo US Open. L’altoatesino, al termine di una campagna pressoché perfetta a Flushing Meadows, è sempre più il numero 1 del mondo e ha fatto suo il secondo slam della propria carriera dopo il titolo conquistato a gennaio all’Australian Open.

Jannik è così diventato il terzo giocatore della storia, dopo Guilermo Vilas e Jimmy Connors, a vincere i primi due slam della propria carriera nella stessa stagione. Un risultato incredibile che nemmeno i Big Three Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic avevano raggiunto in carriera.

Nonostante le moltissime difficoltà incontrate soprattutto prima del torneo per via del caso doping scoppiato per la positività (di miliardesimi) al masters1000 di Indian Wells e i continui insulti di Nick Kyrgios, Sinner è riuscito a rimanere focalizzato sull’obiettivo e a portarlo a termine. Queste le sue parole nell’ultima intervista a SuperTennis dopo il successo a New York.

“La giornata ieri è iniziata molto presto. Mi sono scaldato e mi sono sentito abbastanza bene in campo, però, non si sa mai cosa può succedere in partita. Mi sono sentito abbastanza bene all’inizio della partita. Ho avuto un ottimo equilibrio da fondo campo. Mi sentivo onorato di essere in finale.

Oggi è diverso, l’adrenalina è passata, ho vissuto tanta tensione prima del torneo, sono molto contento di come è andata. Le difficoltà fanno crescere e non ne ho vissuta solo una. Le difficoltà fanno crescere, ma devi anche essere preparato per passare certi momenti.

Penso di aver un buon equilibrio mentalmente, poi ci sono dei giorni in cui sono nervoso. Tennisticamente mi sono sentito migliorato, ma anche quando le cose non vanno come sperato riesco ad attaccarmi al lavoro e a tutto quello che avevo fatto.

L’abbraccio del pubblico mi fa sentire più tranquillo perché è molto raro che io giochi in Italia. Giriamo tutto il tempo, ma sento il calore della gente che guarda le partite in tv in Italia; anche sull’Ashe sentivo molto tifo per me. Non sapevo all’inizio del torneo come il pubblico potesse reagire, ma la reazione invece è stata molto positiva e mi ha dato tranquillità”.

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