Sospiro di sollievo Sinner: il caso doping è definitivamente chiuso

Dopo aver trionfato agli US Open, Jannik Sinner può finalmente lasciarsi alle spalle un’altra questione cruciale per la sua carriera: il caso legato alla positività al Clostebol è stato risolto definitivamente. L’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) ha deciso di non presentare ricorso contro il proscioglimento del tennista, sancito il 19 agosto dalla International Tennis Integrity Agency (ITIA). Da oggi, quindi, Sinner non rischia più alcuna sanzione legata a questa vicenda, mettendo fine a mesi di incertezze e polemiche.

La rinuncia della Wada

La Wada aveva tempo fino alla mezzanotte di lunedì per fare appello contro la decisione dell’ITIA, che aveva scagionato Sinner dalle accuse di doping dopo la rilevazione di tracce di Clostebol a marzo. Tuttavia, l’agenzia ha deciso di non intraprendere ulteriori azioni legali. Questo significa che Sinner è definitivamente libero da qualsiasi ombra di squalifica, e può concentrarsi esclusivamente sui suoi prossimi impegni sportivi, forte del suo secondo titolo Slam, dopo la vittoria agli Australian Open all’inizio del 2024.

La positività e la difesa

Il caso Clostebol ha avuto origine durante il torneo di Indian Wells, quando un controllo antidoping ha rilevato tracce minime della sostanza, un anabolizzante spesso usato in creme cicatrizzanti. Sinner, assistito dal suo team legale, ha spiegato che l’assunzione era stata accidentale: il suo preparatore atletico aveva usato uno spray curativo su un fisioterapista, che successivamente aveva trattato il tennista senza indossare guanti. Le indagini hanno confermato questa ricostruzione, con esperti che hanno testimoniato la natura involontaria dell’assunzione, portando così alla decisione di non squalificarlo.

Il rischio del ricorso

Nonostante il proscioglimento da parte dell’ITIA, la Wada avrebbe potuto decidere di impugnare la sentenza. L’agenzia, infatti, non avrebbe cercato di dimostrare l’intenzionalità nell’uso della sostanza, ma avrebbe potuto sostenere una responsabilità indiretta di Sinner per il comportamento del suo staff. Se ciò fosse avvenuto, il campione avrebbe rischiato una squalifica retroattiva di 4-6 mesi, con la perdita dei titoli vinti, inclusi gli US Open, e del suo posto come numero uno al mondo. Fortunatamente, questo scenario non si è verificato, lasciando Sinner libero di proseguire la sua carriera senza ostacoli.

La nuova fase della carriera di Sinner

Con il caso Clostebol ormai chiuso, Jannik Sinner può guardare con serenità al futuro. Dopo mesi di tensioni e speculazioni, il tennista italiano ha dimostrato di essere in grado di affrontare anche le situazioni più difficili, rispondendo sul campo con prestazioni eccezionali. Il numero uno del mondo ora può concentrarsi sui prossimi obiettivi: i tornei asiatici, l’ATP Finals e la Coppa Davis. Grazie alla sua determinazione e al supporto del suo team, Sinner ha superato uno degli ostacoli più complessi della sua carriera e sembra pronto a scrivere nuove pagine di successo nel mondo del tennis.

Conclusione

La vicenda Clostebol, che ha tenuto col fiato sospeso fan e addetti ai lavori, è ufficialmente archiviata. La decisione della Wada di non procedere con il ricorso permette a Sinner di voltare pagina e proseguire la sua straordinaria ascesa nel panorama internazionale.

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