Challenger Genova, caos Pellegrino insultato dagli scommettitori: la lite sfiorata

È scoppiato un caso al Challenger di Genova attorno ad Andrea Pellegrino. Il biscegliese, in campo nel primo turno contro Mili Poljicak, è stato insultato per tutta la partita dagli scommettitori presenti sugli spalti, tanto da sfiorare la lite (sedata solamente dall’arbitro e dagli addetti alla sicurezza).

Cos’è successo

Un episodio molto brutto che purtroppo ci riguarda da vicino. Sono sempre di più le orde di scommettitori che approcciano al circuito Challenger (dal vivo) per provare ad avere un vantaggio nelle proprie scommesse. Moltissima gente che, non curante delle regole del tennis e dei buoni comportamenti umani, si siede sulle tribune per insultare uno dei due giocatori per provare a farlo giocare male per riuscire a vincere somme in denaro (alle volte anche irrisorie rispetto alle cose che si sentono dire).

L’ultimo, in ordine di tempo e documentato, episodio del genere si è avuto a Genova nelle scorse ore. La vittima è Pellegrino, numero 170 del mondo che era accompagnato dalla propria famiglia in una delle poche trasferte italiane che coinvolgono i tennisti nella loro vita nomade.

Dai primi scambi sono piovuti pesanti insulti verso Andrea e la sua famiglia da alcuni scommettitori intenti a provocare l’azzurro. La prima mossa da parte del tennista è stata approcciare il giudice di sedia per provare a chiedere una spiegazione al mancato allontanamento di questi individui.

Ma perché fai così? Fai qualcosa! Non fai niente”.

La situazione degenera

La situazione è poi degenerata, con Pellegrino che, stanco degli insulti, ha provato a scavalcare la recinzione per avere un confronto fisico con questi pseudo appassionati. La lite è stata sventata solamente grazie all’intervento dello stesso giudice di sedia e dagli addetti alla sicurezza.

La sorella di Andrea, presente in tribuna, ha voluto spendere alcune parole a riguardo sul proprio profilo Instagram, denunciando una situazione già da molto tempo al limite.

Siete una vergogna dalla testa ai piedi. Rovinate lo sport, darvi retta significherebbe dedicarvi del tempo che non meritate. Scommettete in maniera del tutto malsana, cinica e ve ne fregate di tutto e di tutti perché vincere qualche euro è molto più importante di un augurio di morte, di grave malattia o insulto di ogni tipo al giocatore e non solo.

Aggiungerei a tutta la famiglia, perché di messaggi ne arrivano anche a me che non sono in campo. Siete degli animali pessimi, non meritate di mettere nemmeno piede nei club o in qualsiasi campo sportivo”.

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