Sinner da record meglio dei Big Three: solo Connors e Vilas come lui

Jannik Sinner ha vinto il secondo slam della propria carriera all’Arthur Ashe Stadium sconfiggendo nella finale dello US Open Taylor Fritz. Grazie al successo, l’azzurro è entrato nella storia con un record che non hanno ottenuto neanche i Big Three all’inizio delle proprie carriere.

L’incredibile record di Jannik

Sinner ha messo le mani sul secondo slam della propria carriera al termine della sfida di due ore e diciassette minuti vinta contro l’americano Fritz. Una finale mai in bilico, con una netta differenza nel tennis dei due contendenti. Alla fine, com’è giusto che sia, ha vinto il tennista più forte e completo.

Una vittoria dal sapore speciale per il nostro Jannik, viste anche le molte difficoltà extracampo avute nei giorni precedenti all’inizio della competizione. L’azzurro, infatti, è stato trovato positivo (per pochi miliardesimi) ad una sostanza dopante durante il masters1000 di Indian Wells. Il caso, però, come tutti sappiamo, non ha portato alla squalifica, ma solo al decurtamento del montepremi e dei punti ottenuti in California.

Sinner non si è fatto distrarre dalle molte voci che minavano la propria persona (tra tutte quella di Nick Kyrgios) e si è concentrato sul torneo. Da assoluto protagonista e favorito, si è portato così a casa il secondo slam della propria carriera in questo 2024 da record.

L’azzurro, infatti, è diventato numero 1 del mondo ed è al sesto titolo in altrettante finali in stagione: Australian Open, Atp500 Rotterdam, masters1000 Miami, Atp500 Halle, masters1000 Cincinnati e US Open.

Jannik ha ottenuto i primi due slam della carriera nella stessa stagione, segnando un record che lo proietta nell’olimpo del tennis mondiale. Non sono riusciti in tale impresa, infatti, nemmeno i Big Three Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic o fenomeni generali del calibro di Andre Agassi, Pete Sampras o lo stesso Carlos Alcaraz.

Sinner condivide tale record in era Open con le due leggende Jimmy Connors e Guillermo Vilas.