Che imbarazzo Nick Kyrgios. L’ormai ex tennista australiano, oggi commentatore per ESPN, fa parlare di sé per l’ennesimo attacco nei confronti di Jannik Sinner, condito questa volta da una massiccia dose di sessismo e maleducazione, anche più del solito.
L’accanimento di Kyrgios nei confronti del caso che ha riguardato Sinner è cosa nota. L’australiano è stato il primo a lamentare una disparità di trattamento riservata a Jannik nel caso doping che lo ha riguardato, rispetto a quanto successo con altri tennisti o tenniste.
Benché Sinner abbia ampiamente dimostrato la sua innocenza, Kyrgios lo ha attaccato frontalmente fin dal primo momento in cui la storia è venuta alla luce. Critiche sgangherate e disordinate, visto che il paragone con molte altre vicende del passato (in primis quella che ha coinvolto Simona Halep) si è da subito rivelato insensato e inappropriato.
Ma se all’inizio si poteva giustificare Kyrgios con la sua nota esuberanza prima dentro e poi fuori dal campo, che poteva averlo portato a fare dei commenti un po’ frettolosi, l’evoluzione della vicenda ha dimostrato che quello verso Sinner non è solo un accanimento ma una vera e propria ossessione. Sfociata nell’ultima porcata social.
Tutto inizia con una sondaggio postato su X dallo stesso Kyrgios, in cui l’ex (?) tennista chiedeva ai suoi follower il loro favorito per la finale dello US Open: di fianco al nome di Taylor Fritz tre emoji con fuoco, aquila e bandiera statunitense, di fianco a quello di Sinner la bandiera italiana, una mano verde e una pomata (o sapone), con evidente riferimento alla vicenda Clostebol.
Un’ennesima, ridicola, caduta di stile. Ma come se non bastasse, il fenomeno da tastiera è andato oltre. Quando un suo follower posta una foto di Sinner con la sua fidanzata Anna Kalinskaya (ex di Kyrgios) il buon Nick tira fuori il peggio, con un commento sessista, “Second serve”, che non ha bisogno di spiegazioni. Il commento è stato cancellato, ma ormai il danno era fatto.
Quello che non capisce Kyrgios – che non ha mai brillato nell’interpretare le situazioni che gli stanno intorno – è che più continua con questa sua ossessione, più si rende ridicolo. Ormai la sua battaglia personale verso Sinner è diventata una specie di barzelletta, aggravata da battute fuori posto e fuori luogo. Ci si chiede seriamente perché un’emittente seria come ESPN continui a pagargli il giro del mondo per sproloquiare in questo mondo. Contenti loro…
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