Questa sera Jannik Sinner scenderà in campo a New York per contendersi il pass per la finale dello US Open 2024 con una delle più grandi rivelazioni del torneo, vale a dire il britannico Jack Draper. L’incontro, in programma all’Arthur Ashe Stadium a partire delle ore 21, si prospetta da non perdere e c’è grande fermento tra gli appassionati italiani e di tennis in generale.
Intanto, in attesa che le ostilità abbiano inizio, l’azzurro continua a far parlare di sé anche per la bella reazione inscenata dopo essere finito nell’occhio del ciclone a causa dell’ormai famosissimo “caso doping”.
Sinner: “All’inizio è stato molto difficile, poi…”
Lo ricordiamo, alla vigilia dello slam americano, è emerso che durante il Masters 1000 di Indian Wells, a marzo, Sinner è risultato positivo al doping per piccolissime tracce di Clostebol – uno steroide anabolizzante proibito dal regolamento – presenti nelle sue urine.
Il nativo di San Candido, tuttavia, non è stato né squalificato né sospeso perché è riuscito a dimostrare repentinamente – si parla di poche ore – di essere entrato in contatto con la sostanza in questione in modo assolutamente involontario: alla fine, se l’è cavata con la sottrazione di punti e montepremi accumulati in California.
Ciononostante, Jannik è finito al centro della bufera mediatica, tra chi ne chiede uno stop e chi ritiene che gli sia stato riservato un trattamento di favore in quanto numero uno al mondo.
Ovviamente, Sinner è atterrato a New York con addosso un’infinita dose di pressione. Una pressione ben evidente nelle prime partite, in cui è apparso giocare con il freno a mano abbastanza tirato. Adesso, però, Jannik sembrerebbe aver quasi definitivamente smaltito le scorie di questa brutta vicenda.
“All’inizio è stato tutto più difficile, finché da un certo giorno tutto è andato meglio”, ha detto il classe 2001 tirolese. “Ho la mia squadra e la mia gente che mi è vicina. Mi
conoscono bene, sanno che mi rifugio sempre in persone che mi conoscono e credono in me. È una parte molto importante del processo, quindi sono felice di averli con me, sia dentro che fuori dal campo”, ha poi aggiunto.
Vagnozzi: “Doping capitolo chiuso. Bravo Jannik!”
Alle parole di Sinner fanno eco quelle di coach Simone Vagnozzi, il quale ci ha tenuto ad elogiare Jannik circa il modo in cui ha gestito questo complicatissimo momento. “Le difficoltà ci sono sempre dentro un team, ma nella difficoltà è fondamentale cercare di rimanere uniti, il più possibile. E questo è quello che abbiamo fatto. Siamo rimasti sull’obiettivo giorno dopo giorno, anche perché alcune cose non le puoi controllare e non potevamo far altro che rimanere sul pezzo. Siamo stati bravi, ma soprattutto lo è stato Jannik, perché è lui che va in campo. Siamo con la coscienza a posto, per noi è un capitolo chiuso”, ha dichiarato l’ex tennista ai microfoni di Vanni Gibertini.
“La cosa che mi è piaciuta di più è stato il crescendo che ho visto in queste cinque partite. A livello mentale e a livello di atteggiamento ogni volta è entrato sempre più dentro la partita. Pian piano ha ritrovato l’energia positiva del pubblico ed è tornato a sorridere anche dentro al campo, e questa è la cosa che ci rende maggiormente felici”, ha concluso il tecnico marchigiano.
Insomma, ci sono tutti i presupposti affinché l’azzurro possa regalarci qualche altra bella giornata newyorkese ed un finale di stagione coi fiocchi. D’altronde, si sa, i campioni sono così: cadono, si rialzano e tornano a trionfare. Anche se, per la verità, quello di Jannik ci è sembrato solo un piccolo inciampo.
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