Lo US Open è ormai entrato nella sua fase conclusiva e, anche un po’ a sorpresa, tra i nomi dei quattro semifinalisti del torneo maschile figura quello di Jack Draper. Il 22enne britannico ha condotto finora un percorso netto. Un percorso che, comunque andrà nel penultimo atto che lo vedrà opposto al nostro Jannik Sinner, è già da record.
Dal 1985, infatti, solo Novak Djokovic e Ivan Lendl si sono qualificati per le semifinali dello US Open perdendo meno game del nativo di Sutton, il quale ne ha lasciati per strada soltanto 36: 3 all’esordio contro Zhang, 8 contro Diaz Acosta, 9 contro Van de Zandschulp, 6 contro il povero Machac e 10 contro Alex De Minaur ai quarti. Un ruolino poderoso che fa il paio con un 2024 in costante crescita, valsogli le zone nobili della classifica mondiale. Jack, da lunedì, avrà un nuovo best ranking in top-20. Ma quanto sappiamo di questo ragazzone inglese che tanto sta facendo parlare di sé?
Cominciamo col sottolineare che Draper è uno di quei giocatori che, come si suole dire, sono “nati con la racchetta in mano”. Il suo percorso in questo mondo è infatti iniziato molto presto, all’età di tre anni, grazie alla madre Nicky, allenatrice di tennis, e al padre Roger, ex amministratore delegato di Sport England e della federazione britannica di tennis (Lawn Tennis Association).
Jack ha esordito nell’ITF Junior Circuit nel 2015 e tra i professionisti il 18 settembre 2017, da appena quindicenne, facendo registrare ottimi risultati. Come il trionfo a Wimbledon Juniores nel 2018 e i sei titoli inanellati nei Futures fino al 2020. Il 2021, invece, è stato l’anno del suo primo exploit nel circuito maggiore, sul palcoscenico del Queen’s di Londra dove fu capace di battere Jannik Sinner ed Alex Bublik primi di arrendersi al connazionale Cameron Norrie ai quarti di finale. Degna di nota anche la prova offerta al cospetto di Novak Djokovic a Wimbledon: il britannico fu addirittura capace di portare via un set al serbo, futuro vincitore della manifestazione.
Draper ha poi iniziato il 2022 mettendo a segno un record mondiale: trionfando in tre edizioni del Challenger di Forlì e al Challenger di Saint Brieuc (Francia) è diventato il primo giocatore della storia a vincere quattro titoli nei tre mesi che aprono la stagione. Una stagione successivamente impreziosita dai quarti di finale raggiunti al Masters 1000 di Montreal e dall’ingresso tra i primi cinquanta tennisti al mondo (41).
Crescita che poi è continuata – nonostante diversi infortuni – nel 2023, anno in cui Jack ha raggiunto per la prima volta in carriera il quarto turno in una prova del Grande Slam, proprio sul cemento di Flushing Meadows, e la prima finale Atp a Sofia (venendo sconfitto in tre set da Mannarino).
Venendo infine ai tempi più recenti, è possibile considerare il 2024 l’anno della consacrazione per Jack Draper: se il primo titolo in carriera ottenuto all’Atp 250 di Stoccarda (battendo in finale Matteo Berrettini) rappresentava un forte indizio, la bella cavalcata sul cemento newyorkese ne è la conferma.
Del resto, il giovane britannico possiede tutte le carte in regola per diventare uno dei più grandi protagonisti della prossima decade: aiutato dall’altezza (1,93 m), è un tennista che ha nel servizio la sua arma più tagliente e non stupisce che le superfici sulle quali si esprime meglio siano il cemento (soprattutto quello indoor) e l’erba. Nonostante pesi 85 Kg, è anche abbastanza agile e fa del suo rovescio mancino a due mani un ottimo colpo (così come lo è il dritto). James Trotman, il suo coach, ha decisamente tanta roba per le mani.
Segnaliamo inoltre che quella che andrà in scena allo US Open tra Draper e Sinner sarà probabilmente una sfida all’insegna del fair paly. I due, infatti, sono legati da un bel rapporto di amicizia risalente ai tempi in cui erano dei ragazzini, come ha sottolineato lo stesso Jack in una recente intervista.
“Non era uno degli junior più forti, quindi è stato strano vedere il suo percorso. Tennis incredibile, certo, ma anche un ragazzo fantastico, molto educato, una persona gentile, autentica, e questo è anche più importante che essere un grande tennista. Ci incrociavamo negli spogliatoi e, visto che il tennis è davvero tosto, con tanti alti e bassi emotivi, abbiamo iniziato a mandarci messaggi quando abbiamo momenti difficili o momenti buoni”, ha raccontato il britannico parlando dell’azzurro e del loro rapporto.
“Draper? Ci conosciamo bene, siamo amici fuori dal campo, sarà dura perché sta giocando in modo incredibile, per il momento sono contento di essere in semifinale”, ha confermato Jannik a margine del successo ai quarti su Daniil Medvedev.
Dulcis in fundo, vi proponiamo una serie di curiosità emerse nel corso del tempo. I soprannomi di Draper sono JD e Drapes, mentre i suoi idoli sono Andy Murray la star della MMA Conor McGregor. Jack, inoltre, nonostante sia di Londra, è un tifoso del Manchester United. Si diverte a passare il tempo con il suo cane (un labradoodle) ed ama ascoltare musica pop e rock britannica degli anni ’90, come quella degli Oasis e degli Stone Roses. Il suo piatto preferito è la torta di pollo, ma è ghiotto anche di cibo indiano. Il libro che ama di più è Relentless di Tim Grover, mentre gli squali sono la sua fobia. Se non fosse un tennista gli sarebbe piaciuto fare il detective. Infine, ha rivelato di voler seguire un corso di laurea di sei anni tramite la Open University nel Regno Unito.
Lo US Open 2024 è trasmesso in diretta e in chiaro su SuperTennis (canale 64 del digitale terrestre), emittente ufficiale della FITP che offre i match anche in streaming tramite le piattaforme SuperTennis e SuperTennis Plus. Il torneo americano è inoltre trasmesso da Sky e Now previo abbonamento.
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