Alexander Zverev è uscito sconfitto dal quarto di finale dello US Open 2024 contro l’idolo di casa Taylor Fritz (76 36 64 76). In conferenza stampa, il tedesco ha ammesso di non aver colpito mai così male il rovescio come nella sfida disputata sull’Arthur Ashe Stadium di Flushing Meadows.
Le parole dello sconfitto
Zverev era sicuramente uno dei papabili vincitori dell’edizione 2024 dello US Open insieme a Daniil Medvedev e Jannik Sinner al netto delle uscite di scena premature di Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. Il tedesco, però, si è arreso nella battaglia dei quarti di finale contro Fritz e non ha confermato le aspettative (è già stato in finale a New York nel 2020).
Al termine della sfida, Sascha è apparso molto scontento della propria prestazione, soprattutto con uno dei fondamentali che più gli regala gioie durante la stagione: il rovescio.
“Non ricordo una giornata da quando sono nel tour in cui ho colpito il rovescio peggio di come ho fatto oggi. Ho sbagliato colpi che rimbalzavano a metà campo perché non davo potenza e finivano in mezzo alla rete. Terribile e non giustificabile per me.
Il mio dritto, al contrario, è andato abbastanza bene. Anche il mio servizio. Il mio colpo più potente, quello che fa svegliare gli appassionati alle tre di notte, quello che mi ha fatto vincere i titoli più importanti e che non sbaglierei nemmeno bendato mi ha tradito oggi. Non ho parole, sono onesto con voi.
Ad un certo punto non sapevo più cosa fare, avevo troppi dubbi nella mia testa. Non sapevo cosa avrei dovuto fare e dove avrei dovuto tirare la pallina. Allora ho provato a metterla semplicemente in campo e, invece, andava dritta a rete.
Alcune volte vedevo un rimbalzo perfetto e la sparavo a tre metri dal campo. Ho sbagliato delle cose da scuola tennis dove avevo l’opportunità di fare punto semplicemente.
Taylor ha assolutamente meritato di vincere oggi, non sto denigrando la sua vittoria. Ha giocato un tennis regolare e ottimo sotto tutti i punti di vista. Sono io, al contrario, a non aver fatto nulla per meritarmi il successo”.
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