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Caso Sinner, Kyrgios a ruota libera: “Nulla di personale, ma…”. E chiude con una ‘promessa’
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Dopo l’entrata in gamba tesa, registratasi a poche ore dalla notizia in questione, tutti si sarebbero aspettati che Nick Kyrgios avrebbe cercato di mettere una pezza a colori rispetto al duro messaggio postato sui social riguardo la positività al doping di Jannik Sinner. E invece, il tennista australiano – forse sarebbe il caso di scrivere ex tennista, dato che ormai si sente parlare di lui soltanto come commentatore televisivo – si è reso protagonista di un nuovo attacco nei confronti del classe 2001 nostrano, addirittura rincarando la dose con altre considerazioni controverse.

Caso Sinner, Kyrgios a ruota libera: le sue parole

Kyrgios
Foto Instagram Kyrgios

Il fatto è accaduto durante una delle dirette dello US Open su ESPN, emittente televisiva con cui Kyrgios collabora da un po’ di tempo a questa parte. Il fumantino tennista aussie non solo ha ribadito il concetto espresso su “X” qualche giorno fa, ma ha anche allargato il discorso cimentandosi in alcuni parallelismi tra la vicenda di Jannik e quelle di altri colleghi.

“Non ho niente contro Sinner personalmente. So quanto è importante. È uno dei più grandi giocatori di tennis che abbiamo in questo momento… e so quanto sarà importante per i prossimi 15 anni. Non nego nulla di tutto ciò. Niente contro di lui personalmente”, ha premesso Nick.

Poi, però, il nativo di Canberra si è soffermato su una presunta disparità di trattamento accusando l’azzurro di avere una corsia preferenziale: “Negli anni, ho visto molti dei miei amici passare attraverso il doping e venire sospesi. Abbiamo visto giocatori come Halep e sembra che ogni volta che si presenta una di queste cose, ci sia sempre un iter diverso. Se guardi Jenson Brooksby… giocatori a cui è stata interrotta la carriera per un anno… e poi vedi qualcuno come Sinner che fa le cose a modo suo… Non penso che sia giusto ed equo per il resto del tour.

Dopodiché, Kyrgios ci ha tenuto a dispensare ulteriore fumo intorno alla figura dell’altoatesino lasciandosi andare alle seguenti affermazioni: “Ogni anno ci viene inoltrata una lista di sostanze proibite. A pagina 5, c’è scritto proibito in ogni momento. Se c’è una spiegazione, dobbiamo ottenere una definizione di cosa significhi proibito in ogni momento. Sono abbastanza sicuro che significhi non importa la quantità o come salta fuori… significa che, se risulti positivo sei fuori. Immagino che ci sia una zona grigia in cosa significhi ‘proibito in ogni momento’.

E già qui, ovviamente, avremmo qualcosa da controbattere, ma evitiamo ed almeno riconosciamo a Nick l’utilizzo di toni pacati. Toni pacati che, tuttavia, sono venuti a mancare nel prosieguo del suo monologo. “A persone come Alcaraz è stato chiesto cosa ne pensano e sono rimaste neutrali al riguardo. Io penso che molte cose non ci siano state raccontate… Questo è uno sport che pratico da tutta la vita, voglio solo uno sport equo per tutti. Ecco perché ero contrario alla presenza degli allenatori nel box dei giocatori. Non tutti i giocatori hanno un allenatore o possono permettersene uno. Sinceramente non sarò più ospitale con Sinner negli spogliatoi, ha concluso Kyrgios.

Un promessa – o minaccia, se vogliamo chiamare le cose con il loro nome – completamente fuori luogo e lontana da qualsiasi principio legato al tennis. Ci auguriamo che Nick, dopo aver rovinato la sua carriera di giocatore, si ravveda al più presto per non mandare alle ortiche anche quella di opinionista televisivo. A Jannik, invece, diamo sempre lo stesso consiglio (non richiesto): “Non ti curar di lor, ma guarda e passa”.

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