Sinner positivo a test antidoping, ma è innocente: sarà comunque punito. Tutti i dettagli
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Faccia spesso buia, pochi sorrisi, urla liberatorie e un titolo ottenuto senza nascondere un po’ di tensione. Molti appassionati ed addetti ai lavori erano rimasti abbastanza perplessi dinanzi alla versione di Sinner laureatasi campione al Masters 1000 di Cincinnati. Ma se Jannik è apparso effettivamente un po’ ‘strano’ durante la parentesi in Ohio una ragione c’era, ed era anche seria.

Sinner positivo al test antidoping

In queste ore, infatti, è emerso che il giovane tennista altoatesino ha trascorso le ultime settimane con il fiato sospeso. Il motivo? L’azzurro è risultato positivo ad un controllo antidoping effettuato durante il torneo di Indian Wells. Per fortuna, è stato ritenuto innocente e non sarà squalificato, ma dovrà comunque scontare un provvedimento disciplinare. Ad annunciarlo è stato lo stesso Jannik tramite i propri canali social. Vediamo nel dettaglio.

Sinner, tra Wimbledon e Olimpiadi: spero in una medaglia
Foto Atp Tour

“Nel mese di aprile, a Jannik Sinner è stata notificata una positività per tracce di metaboliti del Clostebol (meno di un miliardesimo di grammo). Dopo una estesa e meticolosa indagine, ITIA e Sinner hanno scoperto che l’inavvertita contaminazione è stata causata da un trattamento che ha ricevuto dal suo fisioterapista. Il suo preparatore atletico aveva acquistato un prodotto, facilmente reperibile senza ricetta in ogni farmacia italiana, che ha dato al fisioterapista di Jannik per trattare una ferita al dito dello stesso fisioterapista. Jannik non ne sapeva nulla, e il fisioterapista non sapeva di aver utilizzato un prodotto contenente Clostebol. Il fisioterapista ha trattato Jannik senza guanti e l’aver toccato alcune ferite sul corpo di Sinner ha causato la contaminazione”, si legge sui social del nativo di San Candido.

Come dicevamo, l’azzurro è stato dichiarato innocente dagli organi preposti ma perderà i punti accumulati nella kermessa californiana (400 punti!). “Jannik ha collaborato pienamente con la ITIA fin dall’inizio. La ITIA combatte le condotte errate nello sport e il doping in particolare. Le sue regole e i suoi processi sono eccezionalmente rigorosi e, dopo investigazioni forensi e un’udienza indipendente, il Tribunale Indipendente ha deciso che Jannik è innocente. Non è stata colpa sua. In ogni caso, data la severità delle norme anti-doping, accetta di perdere i punti del torneo di Indian Wells, dove il test anti-doping è andato in scena. Jannik Sinner riconosce l’importanza della severità delle regole anti-doping a protezione dello sport che ama”, conclude la nota.

2 Commenti

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