Il Masters 1000 di Cincinnati si è concluso stanotte con l’affermazione in finale di uno straordinario Jannik Sinner su Frances Tiafoe. Il tennista azzurro si è aggiudicato il quinto titolo stagionale – dopo quelli conquistati a Melbourne, Rotterdam, Miami ed Halle – superando l’estroso padrone di casa con un 7-6, 6-2 maturato in 1 h e 38 minuti, tempo durante il quale raramente l’esito del confronto è stato davvero in discussione.
Insomma, è stata un’altra parentesi all’insegna del Tricolore quella sul cemento dell’Ohio. Ma adesso, quando mancano pochi giorno all’inizio dello US Open, facciamo il punto della situazione sulla classifica mondiale partendo proprio dalla punta di diamante del movimento nostrano.
Innanzitutto ricordiamo che in precedenza il giovane altoatesino aveva già blindato la prima posizione nel ranking staccando in maniera considerevole i più diretti contendenti al trono: Jannik è certo che manterrà la leadership anche dopo lo US Open, arrivando a 13 settimane di ‘reggenza’ e superando Boris Becker nella speciale graduatoria dei numero uno più longevi della storia.
Nel dettaglio, in virtù del titolo ottenuto negli States, Sinner ha incrementato il suo bottino raggiungendo quota 9770 punti. Al contempo, i suoi primi inseguitori, ovvero Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, hanno perso parecchio terreno consentendo all’azzurro di ampliare il divario e mettersi a distanza di sicurezza. Il serbo decidendo di non difendere il titolo ottenuto nel 2023, e dunque lasciando per strada ben 1000 punti. Lo spagnolo facendosi clamorosamente eliminare all’esordio da Gael Monfils, una sconfitta costatagli un buco sanguinoso di 600 lunghezze.
Nel momento in cui oggi è stata stilata la nuova classifica ufficiale, Nole si ritrova a quota 7460 mentre il murciano a quota 7360. Questo il quadro completo della top-10 aggiornata a martedì 20 agosto.
Dicevamo di un Sinner già certo di restare al comando anche dopo lo US Open. La spiegazione è molto semplice: l’azzurro ha oltre 2000 punti di vantaggio, e a Flushing Meadows dovrà difendere solo 180 punti (4T) mentre Djokovic ed Alcaraz rispettivamente 2000 (W) e 720 (SF).
Passando agli altri azzurri in top-100, non abbiamo grosse variazioni da segnalare: Lorenzo Musetti è stabile in 18esima posizione, seguito dagli altrettanto stabili Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli alla 30 e alla 31. Poi ci sono Luciano Darderi alla 38 (-4), Matteo Berrettini alla 44 (-2), Lorenzo Sonego alla 58 (-2), Fabio Fognini alla 71 (+1) e Luca Nardi alla 92 (-1).
Venendo, infine, ai rappresentanti nostrani che gravitano tra la piazza 101 e la 200, segnaliamo innanzitutto i progressi di un ottimo Mattia Bellucci. Il classe 2001 di Busto Arsizio ha fatto registrare un’altra parentesi brillante raggiungendo la finale al Challenger di Cary (USA): non è riuscito ad ottenere il titolo, ma ha comunque guadagnato 11 posizioni centrando un nuovo best ranking alla numero 102. Tutto lascia presagire che il suo ingresso nel novero dei primi cento possa avvenire nel giro di qualche settimana.
Per il resto, troviamo Stefano Napolitano alla 136 (+1), Francesco Passaro alla 147, Andrea Pellegrino alla 169 (+4), Giulio Zeppieri alla 171 (+3) e Matteo Gigante alla 175 (+8).
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