Si è rotto qualcosa, non è più lui, è distratto, è una meteora, non regge fisicamente, non ha carattere: sono solo alcune delle critiche che il popolo dei commentatori da divano ha rivolto nelle ultime settimane verso Jannik Sinner, passato in poco tempo da essere idolo nazionale a oggetto misterioso, uno di cui non ci si può fidare dopo quello che è stato considerato il grande “tradimento olimpico“.
Ora è tutto cambiato, di nuovo. Forse anche gli osservatori più astuti, quelli che non li freghi mai perché tanto loro il complotto lo scoprono sempre, hanno cominciato a intravvedere la possibilità che effettivamente Jannik abbia saltato le Olimpiadi per un motivo preciso, reale e non inventato e che, tra l’altro, la cosa gli abbia pesato non poco.
Il Sinner che è tornato in campo in Nord America è lontano dalla forma migliore, eppure, nei due Masters 1000 che anticipano lo US Open, l’ultimo Slam stagionale, ha portato a casa un quarto di finale a Montreal (perso contro Rublev, ma anche questo è considerato da qualcuno un risultato scarso) e almeno una finale a Cincinnati.
Quindi ora tutti di nuovo sul carro. Quella vista in campo nella semifinale di Cincy contro Sasha Zverev (vittoria in tre set in un match tiratissimo) non è la miglior versione dell’altoatesino, ma sicuramente ci si avvicina, soprattutto dal punto di vista della concentrazione chirurgica nei momenti chiave del match. In finale contro un sorprendente Frances Tiafoe (che ha sconfitto Holger Rune in semi) parte favorito, ma non sarà semplice gestire lo statunitense davanti al suo pubblico.
L’appuntamento è per questa sera a mezzanotte. Il match verrà trasmesso in diretta su Sky Sport. Jannik in campo per centrare la vittoria numero 49 in stagione (solo 5 sconfitte) e il terzo Masters 1000 in carriera, Tiafoe per portare a casa il primo titolo di categoria.
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