Jannik Sinner ha bagnato con una vittoria il suo esordio al Masters 1000 di Montreal, a cui si è presentato da numero uno al mondo e da campione in carica del torneo. Smaltita la tonsillite che gli ha impedito di partecipare alle Olimpiadi, il classe 2001 altoatesino si è mostrato in grande spolvero lasciando appena sei game all’ex top-15 croato Borna Coric, sconfitto con un 6-2, 6-4 maturato in poco più di un’ora e mezza.
Un vero show, quello dell’azzurro. Che ha dominato in lungo e in largo concedendo soltanto una palla break al suo temibile avversario. Quest’ultimo, perso il primo set in modo netto, ha provato a contenere lo strapotere di Jannik, tuttavia poco ha potuto contro le grandi accelerate e la superiorità tecnica del tennista nostrano.
Ma lo show di Sinner non si è limitato soltanto al campo. Il nativo di San Candido, infatti, sta facendo parlare di sé anche per alcune dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa, dopo una domanda incentrata sulla sua mancata partecipazione ai Giochi di Parigi. Un tema abbondantemente chiacchierato da qualche settimana a questa parte, che l’azzurro ha affrontato in maniera abbastanza piccata.
Quando Ubitennis ha chiesto a Sinner se fosse infastidito per le tante critiche ricevute a causa del forfait alle Olimpiadi, l’azzurro ci ha tenuto a controbattere senza avere peli sulla lingua. “È una domanda a cui non vorrei neanche dover rispondere onestamente. Credo che soltanto io e il mio team sappiamo davvero come mi sono sentito: da fuori è una cosa, da dentro è un’altra. Io soprattutto so come mi sono sentito”, ha affermato Jannik. “Lo avevo detto fin dall’inizio dell’anno che il mio obiettivo più grande erano le Olimpiadi, purtroppo però non ero neanche in grado di alzarmi dal letto. Sinceramente di quello che pensa la gente… diciamo che ci do poca importanza, poco peso“, ha aggiunto.
Poi ha rincarato la dose sottolineando: “Non sono più sui social, che è una cosa che mi fa molto bene. Poi alcune cose le leggo comunque, è ovvio che quando apri il cellulare ci sono le notifiche e qualcosa lo vedo. So però anche di come sono io come persona e di quali persone ho intorno, che tengono tutte molto a me. Purtroppo questa volta è andata così, ci saranno sempre delle cose belle e altre un pochino più brutte, come questa. Capisco la reazione della gente, sono onesto, però ormai sono qua a Montreal e quello che è successo è successo”.
Durante la conferenza, Sinner si poi soffermato su Montreal, dove il suo tabellone si è messo molto in discesa, complici le inaspettate eliminazioni di Stefanos Tsitsipas e Daniil Medvedev (e le assenze di Novak Djokovic e Carlos Alcaraz). Jannik è concentrato solo su se stesso: “Non è facile giocare qui in queste condizioni. A c’è a volte un po’ di brezza e la palla vola, quindi non è facile prendere ritmo. È la prima volta da Miami che torno sul cemento, la prima partita è sempre molto difficile. Ho avuto la fortuna di giocare anche un paio partite in doppio, per riprendere le sensazioni del match, però non guardo a chi ha perso o vinto. Al momento guardo a me stesso, al mio gioco, a quello che devo migliorare e a cosa devo fare meglio. Penso che sia quella la cosa più importante per me in questo momento“.
E a tal riguardo, ecco anche i propositi del giovane tennista nostrano in questa trasferta nordamericana che porta dritto allo US Open: “Voglio giocare più partite possibile, ma per farlo devo un po’ migliorare il servizio. Sto cercando di muovere la palla. Ho provato alcune variazioni, che non hanno funzionato come volevo, ma dentro di me so che provare ad essere più imprevedibile in campo è la strada giusta”.
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