Montreal, Medvedev va k.o e ‘litiga’ con la regola del toilet break: cosa è successo

La parentesi di Daniil Medvedev sul cemento americano non è partita con il piede giusto. Il tennista moscovita è stato sconfitto a sorpresa nel match d’esordio al Masters 1000 di Montreal, dove era arrivato da numero cinque al mondo e da terza forza del tabellone: 6-4, 1-6, 6-2 il punteggio che ha premiato Alejandro Davidovich Fokina al termine di un confronto durato quasi due ore, in cui lo spagnolo ha offerto una grande prestazione, rilanciandosi verso traguardi importanti dopo un periodo avaro di soddisfazioni.

Medvedev, da canto suo, è apparso solo un lontano parente del giocatore che vinse questo torneo nel 2021. Probabilmente, il buon Daniil ha patito le fatiche olimpiche e il passaggio su tre superfici diverse – erba, terra e cemento – in una manciata di settimane. Ma, come ha spiegato lo stesso russo in conferenza, sembrerebbe esserci anche dell’altro dietro il tonfo di Medvedev sul suolo canadese.

Montreal, Medvedev out all’esordio: c’entra un mancato toilet break? La vicenda

Medvedev, infatti, è stato suo malgrado protagonista di un episodio abbastanza particolare: durante il secondo set, il russo ha riscontrato l’esigenza di andare in bagno e ha chiesto un toilet break, ma il giudice di sedia gli ha negato il permesso di allontanarsi per raggiungere i servizi sanitari. Un episodio che, nel consueto incontro con i giornalisti, l’ex leader del ranking ha indicato come uno dei fattori che hanno influenzato negativamente la sua prestazione.

Medvedev: “Rimanere in campo mi è costato un po’ di energia”

Daniil Medvedev
Foto Twitter Australian Open

“Già, il toilet break. Il problema è che non potevo uscire, ho potuto farlo solo alla fine del secondo set. Avevo dimenticato che qui (all’impianto di Montreal, nd) il tragitto per arrivare in bagno è molto lungo. Sono più di due minuti, ed è lontano dal Centre Court”, ha detto Medvedev. “Pensavo di poterlo fare durante il set. La regola non mi è chiara, perché a volte me lo concedono. So che normalmente bisogna farlo entro un’ora e mezza dal cambio campo”, ha aggiunto.

Secondo Medvedev, una soluzione affinché non ricapitino episodi del genere sarebbe quella di spostare i bagni più vicino al Centrale. “A volte lo faccio troppo velocemente, cerco di camminare velocemente, e l’arbitro dice «prenditi il ​​tuo tempo». Oggi mi è stato detto «no, non puoi andare». Quindi, sinceramente, alla fine non capisco la regola, ma comunque credo che il torneo dovrebbe mettere i bagni vicino al campo centrale. Sarebbe più facile. Non credo che sia molto costoso”, ha sottolineato. Tornando invece al peso della vicenda sulla sua performance, Medvedev ha concluso dicendo: Rimanere in campo, in effetti, mi è costato un po’ di energia.

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