Siamo entrati nella settimana dell’Omnium Banque National presented by Rogers, torneo più comunemente conosciuto come Masters 1000 di Montreal. E quella chi vi raccontiamo oggi, attraverso le parole del diretto interessato, è una storia che riguarda molto da vicino la kermesse canadese. Perché proprio sul cemento nordamericano il personaggio in questione raggiunse il punto più alto della sua carriera. Ci riferiamo a Pablo Carreno Busta, tennista spagnolo classe 1991 con un best ranking alla numero dieci. Un best ranking lontano anni luce dalla piazza 799 che attualmente occupa.
Due anni fa, quando Carreno Busta guardò il sorteggio dell’Omnium Banque National, rimase incredulo. Pablo, all’epoca numero 23 al mondo, pescò Matteo Berrettini, che all’inizio di quell’anno si era attestato come sesta forza del circuito maggiore.
“Scrissi ai miei amici su WhatsApp e dissi «Dai è pazzesco, è un Masters 1000. Sono 23° al mondo e gioco al primo turno contro Berrettini». Non riuscivo a capacitarmi che ero il numero 23 al mondo e dovevo giocare contro Matteo”, ha raccontato il 33enne di Gijon ai microfoni del sito ufficiale dell’Atp.
Come dicevamo, tuttavia, quella settimana si è poi rivelata la migliore della carriera di Carreno Busta. Lo spagnolo non solo sconfisse Berrettini, ma riuscì addirittura ad aggiudicarsi il suo primo titolo in carriera in un torneo di tale portata superando anche Holger Rune, Jannik Sinner, Jack Draper, Daniel Evans e Hubert Hurkacz.
“È stata probabilmente la settimana migliore della mia vita”, ha affermato il buon Pablo. Un trionfo inaspettato, prima del buio più totale…
Durante l’ultimo anno e mezzo, infatti, l’iberico ha giocato veramente poco a causa di una tendinite acuta al gomito ed è scivolato nei bassifondi della classifica. “Ora il dolore lo sento solo quando gioco a tennis. Ma ci sono stati altri momenti in cui sentivo dolore tutto il tempo, anche mentre dormivo, quando cercavo di nuotare a mare. È stato pazzesco”, ha rivelato.
Oggi Carreno Busta sta meglio ed è voglioso di tornare protagonista, ma non è sempre stato così. Per un lungo periodo, infatti, lo spagnolo ha pensato seriamente di appendere la racchetta al chiodo. “A volte ci ho pensato. Non volevo ritirarmi. Ma quando ti fermi per un anno e mezzo, è normale che tu pensi a molte cose“, ha raccontato. “Ma non sapevo come sarebbe andata avanti la mia vita dopo il ritiro. E ho deciso di continuare a giocare. D’altronde, guarda Novak (Djokovic, ndr), ad esempio. Ha 37 anni e continua a giocare ad altissimo livello. Quindi spero di essere competitivo nel Tour per i prossimi anni”.
Nei suoi momenti peggiori, Carreno Busta ha trascorso del tempo con la sua famiglia e i suoi amici, in particolare sua moglie. Il loro supporto lo ha aiutato a rimanere il più positivo possibile. Lo scorso ottobre, l’iberico ha tentato di giocare due tornei Challenger dopo otto mesi di assenza. Ma il dolore era troppo difficile da gestire e si è quindi sottoposto a un’operazione. Per quanto sia stato triste trascorrere così tanto tempo lontano dallo sport che ama, la sofferenza gli ha donato una nuova prospettiva.
“Ho lavorato tantissimo per tornare. Ho fatto cure con i fisioterapisti, con i dottori, ho fatto molta palestra. Ho provato a giocare a tennis. Ci sono stati momenti complicati“, ha detto Carreno Busta. “In un anno e mezzo ho avuto molto tempo per divertirmi anche con la mia famiglia, per fare cose che normalmente non potrei fare. Ad esempio, l’estate scorsa sono andato in vacanza. Normalmente d’estate sono qui negli Stati Uniti o in Canada a giocare tornei. Quindi è stato diverso. Ma onestamente preferisco essere qui a giocare a tennis”.
Carreno Busta ha giocato il suo primo torneo dell’anno a Parigi, dove ha perso al primo turno del Roland Garros. Poi, dopo aver gareggiato in altri tre eventi, ha riscontrato un nuovo acciacco e non è riuscito a giocare sull’erba di Wimbledon. Nulla di grave, per fortuna.
Carenno Busta è ora emozionato di essere a Montreal, dove questa settimana parteciperà al Masters 1000 canadese usufruendo del ranking protetto. “È molto speciale, ovviamente, perché ho vinto due anni fa questo torneo, il mio primo ATP Masters 1000. Ma è anche molto speciale perché l’ultimo anno e mezzo sono stato fuori dal Tour a causa di un infortunio”, ha detto Carreno Busta. “Essere di nuovo qui è molto importante per me. Essere di nuovo nel Tour dopo così tanto tempo, non sapevo se sarebbe stato possibile continuare a giocare a tennis“.
Per l’ex top-10 si tratta di una sorta di nuovo inizio. “Vorrei solo godermi questi momenti, acquisire un po’ di fiducia e cercare di fare una buona settimana. So che probabilmente il mio livello non è lo stesso di due anni fa. Ma per me è molto importante essere qui e vedremo cosa succederà. La cosa più importante è che io sia in salute, spero di esserlo ancora a lungo”, ha chiosato lo spagnolo.
Staremo a vedere dove riuscirà ad arrivare in Canada e se effettivamente Pablo sarà assistito da un po’ di buona sorte. Appuntamento a domani, quando affronterà l’ungherese Filip Marozsan nel match valido per il primo turno.
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