Jasmine Paolini e Sara Errani hanno scritto una delle pagine più memorabili nella storia del tennis italiano assicurandosi una medaglia alle Olimpiadi di Parigi 2024. Una medaglia che mancava ufficialmente nella bacheca azzurra dal lontano 1924, quando, proprio nella capitale francese, Umberto de Morpurgo riuscì a conquistare quella di bronzo. Dopo un secolo esatto, sarà almeno un argento o addirittura un oro.
Olimpiadi, la gioia di Paolini ed Errani
Si tratta di una rivincita enorme per Jasmine, uscita in modo rocambolesco dal torneo femminile che giocava come una delle principali favorite. Si tratta di un premio a una carriera straordinaria, invece, per Sarita, la quale con ogni probabilità è alla sua ultima partecipazione olimpica e ai titoli di coda del suo percorso sportivo.
A margine della semifinale – vinta con un netto 6-3 6-2 sulle ceche Karolina Muchova e Linda Noskova – entrambe hanno voluto esprimere la loro soddisfazione per lo storico traguardo raggiunto.
Di seguito quanto raccolto dalla nota emittente SuperTennis a margine della gara:
Errani su come è nata la loro collaborazione: “Eravamo qui, al Roland Garros dell’anno scorso. Al ristorante dei giocatori, gliel’ho chiesto: diamo continuità a questo nostro doppio, magari riusciamo a qualificarci all’Olimpiade. E’ il sogno della mia vita”. Jasmine Paolini conferma: “E’ andata così, ma io le ho detto subito di sì, ero entusiasta. Anche il mio allenatore, Renzo (Furlan, nda), mi ha invitato subito a cogliere questa opportunità: mi disse che mi avrebbe fatto bene anche in singolare, e infatti…”.
Errani: “Io avevo il pallino dell’Olimpiade fin da piccola, era il mio sogno partecipare, poi è diventato il mio sogno provare a vincere una medaglia. Per me l’Olimpiade è sempre stata il massimo, e vincerla varrebbe più dei tornei dello Slam che ho conquistato. Ci ho provato per tanti anni, poi ho trovato Jasmine e l’ho contagiata con il mio entusiasmo… olimpico. La devo ringraziare, perché dopo essere stata eliminata in singolare non ha fatto una piega, anzi: era allo stremo, ma ha dato tutto quello che aveva per onorare l’impegno”.
E assieme: “È davvero un sogno aver vinto una medaglia, un momento speciale, che ci ripaga di tanti sacrifici. Siamo felici ma sappiamo che dobbiamo concentrarci subito per la finale, perché a questo punto non abbiamo nessuna intenzione di accontentarci”.
La ricetta per il successo è…: “Aver trovato l’equilibrio giusto tra di noi e il giusto modo di stare in campo – racconta la Errani -. Io piano piano sono avanzata verso la rete, ci ho lavorato tanto e sono contenta di essere migliorata”. E a proposito di colpi a effetto, Sarita ha giocato il match point con la battuta da sotto: “L’avevo detto a Jasmine in panchina, poco prima, non può dire che non la abbia avvisata (la Paolini ride, nda): se servo io sul match point servo dal basso, vedrai che lei ti farà la smorzata. Così è andata. E ora guardiamo il match delle avversarie e ci prepariamo come se fosse la finale di uno Slam. Ma è più di uno Slam”.
Lo ricordiamo, Paolini ed Errani affronteranno in finale la coppia vincente della sfida tra Bucsa/Sorribes Tormo e Andreeva/Shneider. Scenderanno in campo da favorite, e chissà che davvero non riusciranno a regalarci il gradino più alto del podio.
Intanto, lo ricordiamo, stasera c’è un altro appuntamento imperdibile per il tennis italiano: ovvero il match tra Lorenzo Musetti e Novak Djokovic, valido per l’accesso alla finale del torneo singolare maschile. Anche in questo caso, c’è in palio un (grande) pezzo di storia!
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