Paolini e Errani scacciano le pressioni: “Medaglia? Non si nomina neanche”

Un match complicatissimo, deciso da un super tie-break al cardiopalma, che ha visto trionfare Sara Errani e Jasmine Paolini davanti a un pubblico per tutto il tempo del match ha fatto un tifo sfegatato per le sue sue beniamine, le francesi Caroline Garcia e Diane Parry.

Due ore e diciotto minuti di battaglia all’ultimo respiro con capovolgimenti di fronte e occasioni che si ripetono da una parte e dall’altra. Un primo set perso dalle italiane, in maniera rocambolesca, con le nostre che hanno dilapidato un vantaggio di 5-2 per capitolare 5-7. Esattamente come successo a Paolini nel match di singolare giocato (e perso) solo poche ore prima.

“Dopo che io e Sara abbiamo perso il primo set da 5-2 – sottolinea Jasmine dopo il match – ho ripensato al singolare… non ho imparato la lezione! Nel doppio è tutto molto veloce, bisogna stare lì punto su punto. Eravamo tre contro uno, io nel primo set giocavo con le altre! È stata dura accettare quel risultato e rimettersi in carreggiata, ma ce l’abbiamo messa tutta“.

E infatti le nostre sono riuscite a ribaltare le sorti dell’incontro, una vera a propria impresa: “Siamo state brave – riconosce Sara Errani – è stata dura ricaricarsi, loro giocavano bene. Abbiamo sofferto, è stato un match lunghissimo, più di due ore. Tanto caldo, tanta stanchezza, ma anche tanta voglia di continuare a lottare. Col pubblico è stata dura, sapevamo sarebbe stato contro di noi, ma c’erano anche tanti italiani”.

E poi l’epilogo al super tie-break (“un terno al lotto”, specifica Paolini), in cui Errani ha sfoggiato anche un servizio dal basso: “Ho deciso sul momento ma ho avvisato Jasmine prima”. La corsa continua, ma le ragazze non vogliono mettersi troppa pressione: “Medaglia? Non si nomina neanche!”, rispondono in coro.

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