A Parigi, come nel resto d’Europa, si sta vivendo un momento di grandissimo caldo ed afa. Per questo motivo, durante gli incontri di tennis, sono in vigore delle importanti regole per salvaguardare la salute degli atleti in gara alle Olimpiadi. Andiamole a vedere insieme.
Le regole contro il caldo
A partire dalle 11 e ogni trenta minuti, sui campi del Roland Garros è attivo il West Bulb Globe Temperature (WBGT) per misurare la temperatura effettiva sui campi da gioco. Il limite massimo consentito è dato da diversi fattori: l’esposizione diretta al sole, la velocità del vento, la percentuale di nuvole nel cielo e l’angolo del sole. A partire dai 30.1 gradi Celsius iniziano ad attivarsi le regole per salvaguardare la salute degli atleti in gara.
Prima di elencarle tutte, è utile ricordare come sul Philippe Chatrier e sul Suzanne Lenglen (gli unici due campi con tetto) è possibile regolare la temperatura interna e il tasso di umidità all’interno di un ambiente climatizzato.
Appena si supera il limite dei 30.1 gradi si attivano immediatamente le prime due procedure, che attuano una modifica all’ordine di gioco o la sospensione di esso. La modifica introduce una pausa di dieci minuti tra secondo e terzo set, a patto che entrambi i giocatori la vogliano fare. La sospensione del gioco, al contrario, impone l’interruzione delle partite entro i 90 minuti dall’avvenuto raggiungimento della temperatura limite.
Qualora non si fosse presa una decisione con la temperatura a 30.1, il secondo step è fissato a 32.2 gradi Celsius.
Nei dieci minuti di pausa è permesso ai giocatori di andare al bagno, farsi una doccia, cambiarsi, mangiare e bere qualcosa a patto che facciano ritorno in campo prima della conclusione dei suddetti dieci minuti. Se dovessero presentarsi oltre i dieci minuti incapperebbero in violazioni di tempo.
I giocatori, al contrario, non potranno ricevere un trattamento medico a meno che non sia concesso dall’arbitro, non possono parlare con i propri allenatori e non possono usare dispositivi elettronici.
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