“Sconfitta meritatissima per Jasmine Paolini alle sciagurate Olimpiadi di tennis. Sciagurate perché questi cambi repentini di superficie, dalla terra all’erba, poi ancora alla terra, poi il cemento, porteranno un sacco di problemi. Una Jasmine nervosa e fallosa”. Si apre così l’ultima puntata della nostra rubrica-podcast Il Graffio del maestro Guido Primiceri.
“Nel primo set si è trovata sopra 5-2, 30-0 e non ha chiuso, nel terzo set ha servito sul 5-4, ha sbagliato cose che normalmente non sbaglia”. Una sconfitta dolorosa, che però non è solo responsabilità di Jasmine, “né tantomeno del suo coach Renzo Furlan che sta facendo un lavoro pazzesco con lei”. Il fatto è che Paolini “ora gioca da cinque del mondo, non è più un’outsider e quando giochi da 5 del mondo sei favorita”.
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Una pressione, secondo Primiceri, che è decisamente acuita da un contesto mediatico a dire poco sopra le righe: “Non è possibile, ad inizio torneo hanno cominciato a girare articoli con i possibili accoppiamenti di Paolini fino alla finale, è assurdo. Questa pressione mediatica è devastante, soprattutto in uno sport come il tennis, non ho mai visto Jasmine fare 33 errori non forzati. Una Jasmine normale questa partita la vinceva 6-2, 6-3”.
“C’è bisogno di più responsabilità anche da parte dei giornalisti. Ora – conclude Primiceri – mi auguro che riesca a lavorare tranquilla e che quanto successo le serva da lezione. Sicuramente Renzo saprà cosa fare, è già andata oltre i suoi limiti, anche contro avversarie più forti e dotate di lei”.
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