Olimpiadi. Nadal e Djokovic, ma non solo: le cinque storie da seguire

Le Olimpiadi di Parigi porteranno con sé moltissime storie di tennis. Andiamo a vedere insieme le cinque che potrebbero rivelarsi più interessanti.

L’imbattibilità di Swiatek

Iga Swiatek, dal suo debutto sui campi del Roland Garros del 2019, ha giocato per 37 volte a Parigi. Volete sapere quante sono state le sconfitte in totale? Solamente due. La polacca ha un incredibile record del 95% di vittorie in carriera sul Philippe Chatrier e sarà sicuramente lei la giocatrice da battere nel tabellone femminile di singolare (completano la squadra polacca Magda Linette e Magdalena Frech). Iga sarà impegnata anche nel doppio, ma non nel doppio misto visto l’infortunio di Hubert Hurkacz a Wimbledon.

Il ritiro di sir Andy

Andy Murray giocherà a Parigi l’ultimo torneo di una carriera entusiasmante, che l’ha visto trionfare in tre slam (primo britannico a vincere Wimbledon dai tempi di Fred Perry), arrivare al numero 1 del mondo e vincere ben due ori olimpici in singolare (Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016). Lo scozzese, prima delle Olimpiadi, ha annunciato a tutto il mondo che questo sarà il suo ultimo torneo da professionista.

Sono arrivato a Parigi per giocare il mio ultimo torneo da professionista: le Olimpiadi. Competere per la Gran Bretagna mi ha regalato le settimane più entusiasmanti della mia carriera e sono molto orgoglioso di poter partecipare per un’ultima volta”.

La più giovane portabandiera americana della storia

Coco Gauff, insieme a Lebron James, sarà la portabandiera della squadra olimpica americana alle Olimpiadi di Parigi 2024. La numero 2 della Race, 20 anni, sarà la più giovane di sempre ad avere questo incarico nella storia del paese. La Gauff prenderà parte sia al tabellone di singolare (Emma Navarro, Danielle Collins e Jessica Pegula le altre giocatrici degli USA) che di doppio (in coppia con Pegula).

Djokovic per l’ultimo grande record

Novak Djokovic ha vinto tutto nella propria carriera: 24 titoli slam, 40 masters1000, 428 settimane da numero 1 del mondo e moltissimi altri record impensabili. Gli manca solamente una cosa: la medaglia d’oro alle Olimpiadi. Eppure, i tentativi del serbo sono stati molti dal 2008. Proprio a Pechino è arrivato il migliore risultato, con il bronzo in singolare. In tutte le altre edizioni a cui ha preso parte (Londra 2012, Rio 2016 e Tokyo 2020) si è sempre dovuto accontentare al massimo di un quarto posto.

L’ultimo tango a Parigi di Nadal

Rafael Nadal giocherà quella che sarà l’ultima Olimpiade di una carriera stellare, che gli ha già regalato due ori (uno in singolare a Pechino 2008 e uno in doppio a Rio 2016). Rafa proverà a giocarsi tutte le sue carte sul Philippe Chatrier tanto in singolare (così come Carlos Alcaraz, Pedro Martinez e Jaume Munar) quanto in doppio (con Alcaraz). Il Nadal visto all’Atp250 di Bastad (dove si è arreso solamente in finale a Nuno Borges) potrebbe dire la sua in una competizione aperta a qualsiasi risultato.

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