Matteo Berrettini è in semifinale al torneo Atp 250 di Kitzbuehl. La vittoria in due set ai quarti di finale contro lo statunitense Nicolas Moreno De Alboran contribuisce a migliorare ulteriormente i numeri di questo 2024 del tennista romano, che cominciano a fare davvero paura.
Cominciamo con il dire che Matteo è sul podio dei giocatori con la migliore percentuale di partite vinte dall’inizio dell’anno. Con il suo 79 per cento, l’ex numero 6 del mondo è dietro solo a Jannik Sinner (91 per cento) e Carlos Alcaraz (85 per cento), e precede nell’ordine Casper Ruud, Alexander Zverev, Daniil Medvedev, Novak Djokovic e Alex De Minaur.
Berrettini ha vinto nel 2024 due tornei (Marrakesh e Gstaad) e ha concrete chance di ripetersi anche in Austria. Dovesse sollevare il trofeo, raggiungerebbe Adriano Panatta a quota dieci tornei vinti in carriera, secondo solo a Jannik Sinner tra i tennisti italiani.
In questa stagione sulla terra ha vinto tredici dei quattordici match disputati sulla terra battuta, perdendo solo al primo turno a Montecarlo, con la scusante di aver giocato fino al giorno prima a Marrakesh (vincendo il torneo) in una fase della stagione in cui era ancora lontano dalla piena forma fisica.
Piena forma che sembra definitivamente aver ritrovato in questo swing estivo. Tra Gstaad e Kitzbuehl ha vinto finora otto match su otto, sedici set su sedici, nove tie-break su nove: un ruolino di marcia impressionante, che di certo fa crescere i rimpianti per la sua assenza a Roma e Parigi (anche alle Olimpiadi) ma fa guardare all’immediato futuro con un cassetto pieno di grandissime speranze.
E anche il ranking Atp torna a sorridere: a causa dei ripetuti infortuni e dei lunghi tempi di recupero, Berrettini era sprofondato fuori dalla top-100. Ora è virtualmente numero 46 del mondo ed è torneo nella top-5 dei tennisti azzurri. Anche da questo punto di vista le prospettive sono rosee: se dovesse vincere a Kitzbuhel tornerebbe quasi sicuramente in top-40 e da qui alla fine della stagione avrebbe solo punti da guadagnare.
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