Becker risponde a Zverev: non ho mai giocato per i soldi

Boris Becker, dopo essere stato il protagonista degli approfondimenti su Wimbledon a SkySport Italia, è tornato in Germania ed è stato subito ospite del podcast organizzato da Alexander e Mischa Zverev, A BIS Z.

Le parole di Boris

Becker è sicuramente il giocatore tedesco più rappresentativo e vincente della storia del tennis. A soli 17 anni è diventato il più giovane vincitore della storia a Wimbledon e da lì ha messo insieme un totale di sei slam e dodici settimane al numero 1 del mondo nella sua splendida carriera.

È stato protagonista nel circuito anche per aver collaborato alcune stagioni con Novak Djokovic, contribuendo ai suoi successi slam e, in generale, è rimasto sempre in orbita tennis come commentatore tecnico.

Nel recente podcast dei fratelli Zverev, però, Boris non ha analizzato un momento attuale dello sport che l’ha reso famoso, ma è tornato indietro nel tempo a quando lui era protagonista sui campi da gioco. Il tedesco, infatti, ha spiegato quali sono state le sue motivazioni a migliorare costantemente e a porre l’asticella sempre più in alto.

Per me, la competizione è sempre stata il fuoco che mi ha spinto a fare meglio in carriera. Ho sempre amato competere. Amo giocare anche oggi. Mi è sempre piaciuto pensare alle partite di tennis come a una lotta e ancora oggi la penso così.

Sì, ho guadagnato molti soldi nella mia carriera, ma non ho mai giocato per guadagnarne. Volevo solamente vincere e non mi importava del montepremi in palio: questo è stato sempre nei miei occhi dal primo momento in cui sono sceso in campo e, con tutta probabilità, mi ha salvato negli anni successivi.

Per me, la spinta è sempre arrivata dal gioco, dalla competizione e dalla voglia di vincere ed essere il migliore di tutti. Non ho mai pensato a cosa avrei fatto con i soldi dei montepremi e degli sponsor, non è una cosa troppo importante per me”.

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