Wimbledon, sfuma il sogno azzurro ma Paolini è comunque straordinaria

Niente da fare per una comunque straordinaria Jasmine Paolini: la sua corsa sul prato verde dell’All England Tennis Club di Londra si è conclusa con una sconfitta in finale per mano della ceca Barbora Krejcikova, attuale numero 32 al mondo. Quest’ultima si è laureata campionessa di Wimbledon per la terza volta in carriera, dopo i due trionfi conseguiti nel torneo di doppio nel 2018 e 2022.

La finale, andata in scena sul Centrale a partire dalle 15 circa, ha visto Krejcikova imporsi in tre set durati complessivamente 1 h e 58 minuti. Ecco come è andata in sintesi.

Pronti via, la finale si apre subito con due game a marca ceca, con Krejcikova a centrare il break in apertura – complice diverse imprecisioni in cui incappa la toscana – e poi ad allungare sul 2-0 senza lasciare per strada nemmeno un punto. Nel terzo gioco, la tennista di Brno va vicinissima addirittura al doppio vantaggio: stavolta Paolini riesce a tenere il servizio, dopo aver neutralizzato due chance di break; ma è un capitolare che, però, è solo rimandato. Perché nel quinto game Krejcikova dà un’altra spallata al parziale ponendo le basi per un comodo 6-2.

Nel secondo set il copione è praticamente identico, ma a parti inverse: incassato il colpo, Jasmine si ripresenta in campo con un piglio molto più convinto e propositivo: ne consegue che, dopo pochi minuti, si trova avanti per 3-0 in virtù della zampata piazzata nel secondo game. L’azzurra in seguito, come la ceca in precedenza, non capitalizza due chance per raddoppiare il vantaggio nel quarto gioco. Poi, proprio come la ceca, ci riesce qualche istante più tardi mettendo la situazione in equilibrio con un 6-2.

Nell’ultimo atto, l’incontro comincia a viaggiare improvvisamente “on serve”. La posta in palio è altissima e la tensione si fa sentire: dopo sei game, il tabellone luminoso segna il punteggio di 3 a 3. Nel settimo, però, si ricomincia a lottare ed è proprio questo il gioco in cui si registra la svolta: decisivo un sanguinoso doppio fallo commesso dalla rappresentante nostrana. Alla fine, Krejcikova si laurea campionessa di Wimbledon con un 6-4: inutile il disperato – e generosissimo, come sempre – tentativo di rientrare avanzato da Paolini nel decimo game (due palle break).

Peccato per Jasmine, che ci è andata davvero molto vicina questa volta, dopo la netta sconfitta incassata nella finale del Roland Garros. In ogni caso, la 28enne di Castelnuovo di Garfagnana tornerà in Italia con la consapevolezza di potersela ormai giocare con chiunque e con la matematica certezza che da lunedì sarà la nuova numero 5 al mondo.