Wimbledon, Paolini è nella storia: preparerò la finale come qualsiasi altra partita

Jasmine Paolini è di nuovo nella storia del tennis italiano grazie alla finale ottenuta a Wimbledon (prima azzurra della storia a riuscirci). Ecco le sue parole ad Eurosport su quella che sarà la sfida a Barbora Krejcikova e le emozioni vissute in queste due settimane sull’erba dell’All England Club.

Paolini nella storia

La Paolini sta facendo quello che in molti non avrebbero mai creduto. Il tennis italiano femminile stava vivendo un momento di profonda crisi, con i risultati che faticavano ad arrivare (eccetto qualche sporadico exploit da parte di Martina Trevisan, Camila Giorgi, Elisabetta Cocciaretto e della stessa Jasmine). Nel 2024, invece, abbiamo scoperto di avere in casa una delle protagoniste del circuito.

Prima è arrivato il successo al Wta1000 di Dubai, poi la prima finale slam in carriera al Roland Garros. Ieri, la ciliegina sulla torta con la prima finale a Wimbledon della storia del tennis italiano femminile. Un’opera d’arte nel costruirsi un back to back di finali slam tra Parigi e Londra che mancava dal 2016 con Serena Williams.

Le parole di Jasmine

Una gioia incontenibile in un sorriso mostrato a tutto il mondo durante le interviste. Ecco le parole rilasciate ad Eurosport nelle scorse ore sulla partita vinta contro Donna Vekic e su quella che l’aspetta sabato.

“Non lo so se credo nel destino, probabilmente no. Credo che a volte possa esserci un po’ di fortuna, un nastro che va di qua o di là o una riga presa per pochissimo. Credo che alla fine ciò che conti sia lottare su ogni palla. Ci vedo poca fortuna. Il match di oggi è stato tanto equilibrato e ci sta che un punto andato male o bene ti faccia vincere il match. Credo che tutte e due ci siamo meritate di arrivare punto a punto fino alla fine.

Non ero rilassata, facevo più fatica a muovermi rispetto agli altri giorni. Poi col tetto aperto, condizioni diverse per me che avevo fatto tutto il torneo indoor a eccezione del primo match. Sono sorpresa di come sto affrontando quello che mi sta succedendo. Cerco di farlo con naturalezza e godendo di quel che viene, senza mettermi troppa pressione addosso e ricordandomi di essere grata di essere nella posizione in cui sono adesso. È importante ricordarsi da dove si viene e quello che si è sognato. Devo esserne felice.

Essere 5 del mondo mi sembra strano, è pazzesco, mi sembra veramente strano. Anche le finali qui e a Parigi. Sono cose che non mi aspettavo. Quindi alla fine sono tutte cose speciali allo stesso modo per me.

Anche se una finale slam l’ho già giocata rimane sempre una finale slam.

Spero di entrare in campo e cercare di fare una buona partita, ma anche di godermela, di divertirmi. Sarà un match duro, Krejcikova ha già vinto uno slam. Cercherò di prepararla come qualsiasi altra partita: con Renzo Furlan parleremo prima del match per capire cosa fare e cosa fare meglio rispetto a quanto fatto in semifinale”.