Wimbledon, Medvedev punta Alcaraz dopo Sinner: l’analisi del russo

Daniil Medvedev è uscito vincitore dalla supersfida ai quarti di finale di Wimbledon contro il nostro Jannik Sinner (non apparso al meglio della propria condizione fisica). Il russo affronterà in semifinale l’ex numero 1 del mondo Carlos Alcaraz. Ecco la sua presentazione del match nella conferenza stampa di oggi.

Le parole di Medvedev

Medvedev raggiunge per la seconda volta consecutiva le semifinali di Wimbledon e, come nel 2023, di fronte si troverà lo spagnolo Alcaraz. In questa edizione il russo ha dimostrato un livello altissimo di tennis, tanto da sconfiggere in cinque combattutissimi set anche il numero 1 del mondo Sinner per andarsi a giocare la supersfida con lo spagnolo.

Dopo mesi di grande difficoltà, che l’hanno visto perdere la finale all’Australian Open e poi scendere fino alla posizione numero 5 nel ranking Atp, il russo sembra tornato a macinare gioco e vuole sicuramente invertire il pronostico che vede Alcaraz come favorito per la vittoria (più in generale, per la vittoria finale).

In conferenza stampa prima del match, Medvedev ha voluto prima parlare della vittoria su Sinner e poi analizzare quello che potrebbe succedere contro Carlitos venerdì.

Mi sento bene, sono felice di tornare in semifinale anche quest’anno. È stata una partita con molti alti e bassi da entrambe le parti, non so esattamente cosa abbia avuto Jannik, ma ho potuto sentire ad un certo punto che aveva un problema e per questo l’ho visto un po’ giù.

Poi ha giocato ancora meglio, quindi sono felice di aver vinto. Oggi penso che tante tattiche abbiano funzionato bene, anche se la cosa più importante era servire bene, molti set li ha decisi il servizio, è il tennis sull’erba.

Avrei dovuto vincere il primo set, ma l’ho perso. Devi continuare a provarci, questo è il tennis. All’Australian Open penso di aver avuto un break point nel quarto set, ma lui ha fatto un ace. Forse avrei vinto il torneo se non fosse stato per quello. Ecco perché la gente ama il tennis ed ecco perché noi giocatori spesso impazziamo. Continueremo a giocare molte altre volte, non importa se in semifinale o nei quarti, ma per me era importante dimostrare che ci sarò sempre, che lotterò e cercherò sempre di rendergli la vita difficile.

Forse il livello è più equilibrato di prima. Secondo me l’erba è una superficie in cui è molto difficile vincere tre set consecutivi, un semplice break può decidere il risultato dell’intero set. Se fai un brutto game con il servizio, un doppio fallo o qualcosa del genere, perdi già il set.

Devo giocare meglio, questo è tutto. Devo servire meglio, questa è comunque la cosa più importante sull’erba. Carlos è un giocatore duro, colpisce forte. Devo essere al meglio, come lo sono stato oggi. Ogni volta che giochi con Sinner, Alcaraz, Djokovic o Tsitsipas sai che sarà una partita elettrizzante.

Si tratta di esperienza, l’ho fatto tante volte, quindi approfitterò di questi giorni liberi per prepararmi bene, non sarà un problema. Le condizioni non sono state facili perché il tetto è chiuso, tutto diventa molto umido, non c’è molta aria quindi puoi solo provare a fare il meglio che sai”.

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