Daniil Medvedev, nella conferenza stampa successiva al difficile successo con Alexandre Muller al secondo turno di Wimbledon, ha speso parole al miele per Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Il russo ha sottolineato le differenze tra i due e augurato ad entrambi il meglio per il futuro.
Le parole dell’ex numero 1 del mondo
Medvedev ha superato, con qualche fatica di troppo, il francese Muller ieri sul campo centrale dell’All England Club. Il russo si troverà di fronte uno dei peggiori ostacoli che il tabellone potesse offrirgli al terzo turno: lo specialista della superficie Jan-Lennard Struff. Il tedesco ha perso per strada un paio di set nei primi due turni, ma sull’erba è sempre un avversario ostico.
Daniil, dal canto suo, dovrà difendere i punti ottenuti con la semifinale della scorsa stagione per provare ad avvicinare nuovamente la top3, comandata attualmente (Novak Djokovic ce lo permetta) da Sinner e Alcaraz (che affronteranno al terzo turno rispettivamente Miomir Kecmanovic e Frances Tiafoe). Proprio sui due giovani, Medvedev ha voluto spendere parole di grande ammirazione nell’ultima conferenza stampa.
“Carlos ha grande potenza e questa sicuramente è la sua maggiore qualità. Quando aveva 17 anni sbagliava spesso, adesso non lo fa più. Basta pensare al Roland Garros. Ho visto quasi tutta la semifinale contro Sinner e la finale contro Zverev. Nei momenti importanti è stato pressoché perfetto e ha portato a casa due vittorie fondamentali per la sua stagione.
Anche quando non è al suo meglio, riesce comunque a mettere in difficoltà il suo avversario e questo è ciò che possono fare solamente i grandi. Tira sempre molto potente, non importa che posizione abbia in campo. Riesce a generare potenza anche da palle lente, cosa assolutamente non da tutti.
Jannik è un po’ diverso, ma allo stesso tempo simile se parliamo di qualità dei colpi. Usa ogni volta degli effetti diversi e non sai mai come possa arrivare dal tuo lato del campo. Carlos ha tantissima potenza, ma anche Jannik non scherza. Lo possiamo vedere dallo scorso anno in Canada. Dopo la vittoria del primo masters1000 in carriera non si è mai più fermato ed ha iniziato a perdere pochissime partite. Sappiamo tutti quanto sia difficile giocarci contro.
Per batterlo devi fare uno step in più nel tuo gioco perché lui può colpire vincenti da qualsiasi parte del campo. Prima sbagliava di più, ora pochissimo.
Non è facile giocare contro loro due, è sempre una grande sfida. Sono già due grandi campioni, ma gli auguro il meglio per il futuro e di entrare presto nella storia del nostro sport”.
I commenti sono chiusi.