È un Fabio Fognini scatenato quello che a margine del successo contro Casper Ruud al secondo turno di Wimbledon è intervenuto ai microfoni della stampa presente all’All England Tennis Club per esprimere tutta la sua soddisfazione e togliersi qualche ‘piccolo’ sassolino dalla scarpa.
Fognini: “Vittoria meritata, giocare questi tornei mi tiene vivo”
Reduce dall’esordio vincente sul francesino Luca van Assche, il 37enne ligure ha superato in quattro set il numero 8 al mondo regalando al pubblico londinese oltre tre ore di pura magia. “Sono soddisfatto della vittoria, il resto conta poco. Penso di essermela meritata, dopo 3 anni, a 37 anni, con tutte le cose che mi sono successe sono ancora qua con la voglia di lottare. E’ la cosa che mi tiene vivo, giocare questi tornei. Guardo me stesso, non ho più tempo di guardare altrove”, ha affermato l’azzurro.
Fognini è uno dei tennisti in attività che vanta più successi contro uno dei primi dieci giocatori della classifica mondiale. Le statistiche, tuttavia, non sembrerebbero interessargli più di tanto: “Le lascio agli altri, non ho bisogno di guardare queste cose. So come gioco, so come giocano gli altri perché sono da 20 anni nel circuito. Come ho detto sono contento e voglio solo godermi questa vittoria, pensare a recuperare, perché ora sono stanco, ho male ai piedi e un po’ dappertutto. Ma domani è un altro giorno, mi allenerò per preparare al meglio il prossimo incontro”.
“Basta coi Challenger, in Italia non mi vedranno più”
Tornato ad ottimi livelli, il sanremese ha le idee chiare per quanto riguarda le fasi finali della sua carriera: “Gioco perché amo questo sport e amo ancora la competizione. Ho fatto delle scelte, seppur sbagliate magari, ma ho messo punto e capo. Giocherò dove riuscirò a giocare con la classifica e dove mi inviteranno, perché con i Challenger non ho più voglia di perdere tempo. Per il resto si è visto. Ho avuto una bella reazione già settimana scorsa a Maiorca dopo che non toccavo questa superficie da 3 anni. Ho perso con un ragazzo (Mensik n.d.r.) che avrà un futuro roseo; e ho perso per molto poco. Siamo venuti via dopo quelle due parentesi in Italia – dove non mi vedranno più – che erano state negative. Ma io voglio giocare questi tornei, perché sono quelli che mi tengono vivo, che mi tengono il fuoco dentro. E i risultati qui sono una conseguenza. Sono ancora qua, contento di essere al terzo turno a Wimbledon e avere un’opportunità di provare a zappare questa seconda settimana, cosa che non sono mai riuscito a fare nella mia carriera”.
“Il mondo del tennis è falso, ci sono tanti pappagalli”
Nel corso dell’intervista, a Fognini è stato anche chiesto cosa farebbe se suo figlio Federico – nato dall’unione con Flavia Pennetta – decidesse di dedicarsi al tennis a tempo pieno: “Speriamo di no…”, ha scherzato Fabio, prima di aggiungere “lui gioca sia a calcio che a tennis, i in questo momento sono interessato solo al fatto che si diverta” e di lanciarsi in una colorita analisi sul panorama tennistico “è un bellissimo sport, che mi ha fatto vincere e mi ha dato “la vita”, mi ha fatto diventare “Fabio Fognini”. Se mi dite ‘vai a cucinare un piatto’, non so farlo. È stato il mio sport. Ma dall’altra parte so quanto ho sacrificato. Come in tutte le cose dietro ci vogliano delle basi, come la famiglia e con Flavia su questo siamo molto d’accordo. Ma è giovane, magari mi diventa uno scienziato. Non gli mettiamo pressione di certo. E’ il nostro motto farlo divertire. Se un giorno poi vorrà diventare tennista lo appoggerò in tutto quello che farà. Ma gli dirò di stare attento perché è un mondo falso. È un mondo falso. Un mondo egoista, perché è uno sport egoista che ti porta a prendere delle decisioni… Ma la cosa principale sarà quella di stare bene attento, con gli occhi aperti perché in giro ci sono tanti pappagalli“.
Parole decise anche sul rapporto con la stampa, con tanto di paragone a distanza con Jannik Sinner: “Lo sapete, con voi ho avuto un rapporto che mi ha penalizzato durante la mia carriera. Perché sono sincero. Io sono così. Non mi avete cambiato e io non ho cambiato voi. Se nascevo Sinner che ero quadrato, era tutto più bello. Ne sono anch’io consapevole durante la mia carriera che se avessi lavorato su questo aspetto, sarebbero arrivate altre cose. Ma io sono fatto così. Chi mi ama mi prende, chi non mi ama la porta è quella”.
Infine, ancora una considerazione alla Fogna nel momento in cui si è trovato a ricevere dei complimenti per le sue qualità tecniche: “Deve ancora nascere… Un Fabio Fognini, in Italia, con questa mano, deve ancora nascere. Sono d’accordo”.
Insomma, dopo lo show in campo, Fabio Fognini si è reso protagonista di un altro show dinanzi ai microfoni. La speranza è che al terzo turno contro lo spagnolo Roberto Bautista Agut regalarci un gustosissimo bis.
I commenti sono chiusi.