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Wimbledon, Sinner al via: voglio divertirmi, non mi sento ancora al massimo
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Jannik Sinner si è presentato alla stampa durante il media day precedente all’inizio ufficiale dell’edizione 2024 di Wimbledon. L’azzurro ha spiegato come l’obiettivo sia divertirsi e che spera di arrivare al 100% del proprio potenziale alla soglia dei 30 anni.

Le dichiarazioni di Jannik

Un primo slam da numero uno del mondo certamente in salita. Sinner non ha trovato un tabellone molto favorevole a Wimbledon. Al primo turno l’aspetta il tedesco Yannick Hanfmann, mentre al secondo turno già un derby proibitivo con Matteo Berrettini. Certo, una volta di più dopo il successo all’Atp500 di Halle, Jannik sarà anche all’All England Club l’uomo da battere.

Al terzo turno potrebbe trovarsi, ancora una volta, Tallon Griekspoor (che l’ha messo in seria difficoltà in Germania), poi eventualmente al quarto turno Ben Shelton, ai quarti di finale Daniil Medvedev, in semifinale Carlos Alcaraz e in una possibile finale Novak Djokovic (anche se le condizioni fisiche del serbo sono un grande punto di domanda).

Sinner si è presentato nelle scorse ore, per la prima volta in carriera, ad un media day di uno slam da numero 1 del mondo. Ecco le risposte che ha dato ai cronisti presenti.

Non so a che percentuale sono, sicuramente sono ad una buona percentuale, ma sono sicuro al 100% che questo non è il mio massimo, anche perché, quando hai un’età come la mia, non puoi essere già al 100%. Speriamo di esserlo a 28-29 anni, dove hai già fatto tanta esperienza, il corpo è maturato, fatto tanti allenamenti, secondo me lì poi sarò al 100%. Secondo me abbiamo fatto un ottimo lavoro, adesso sto servendo meglio, sta andando tutto un po’ meglio, ovviamente non possiamo guardare solo come andrà questo torneo. Credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro, come abbiam visto negli scorsi tornei, speriamo vada bene anche qua.

Secondo me ho sicuramente più fiducia, frutto di tutto il lavoro che abbiam fatto e dei risultati che abbiamo raggiunto negli scorsi mesi, però ripeto, secondo me è importante sentirsi onorato di esser qua, è un torneo molto speciale, e forse, anche diverso da tutti gli altri, quindi vediamo come va, la cosa più importante è essere felice in campo e provare ad esprimersi al meglio.

C’è tanto onore ad andare alle Olimpiadi, mi fa tanto piacere e speriamo di fare un buon torneo. Ora però siamo qui e stiamo provando ad essere pronti per lunedì. La prima volta che ho giocato qui è stata durante delle qualificazioni a Roehampton, dove ho perso al primo turno contro Bolt, lo ricordo ancora. Ricordo anche delle immagini quando ho giocato qua, sul campo 18 con Fucsovics.

Come ho sempre detto, sono molto fortunato, perché tutto è iniziato come un hobby quando ero un ragazzo e adesso è diventato il mio lavoro. In verità, nella mia mente rimane ancora un hobby. Adoro scendere in campo e giocare. Non c’è posto migliore per farlo che nei grandi stadi gremiti di pubblico. Mi ritengo molto fortunato. Penso che al momento non ci siano degli aspetti negativi. So bene quanti sacrifici ho fatto per essere nella posizione in cui mi trovo ora. È sempre un grande onore entrare in campo. Penso che questa sia una delle ragioni per cui amo il tennis. Non prendo nulla per scontato. Sentirsi onorato di scendere in campo e divertirsi: penso che questa sia la cosa più importante”.

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