Wimbledon: quali sono i favoriti per la vittoria finale?

Lunedì 1 luglio ha preso il via l’edizione numero 137 del torneo più amato e prestigioso per gli amanti del tennis: Wimbledon. Un’edizione molto particolare per il nostro paese, che si presenta per la prima volta nella storia con un tennista al vertice del ranking ATP: la passione per il tennis nel nostro paese non è mai stata così elevata.

Tutto ciò si evince chiaramente dal grande spazio che tutti i mass media “mainstream” offrono al nostro sport, oltre all’attenzione sempre più elevata da parte degli sportivi italiani nel controllare i siti dei migliori bookmakers, che oltre alle quote Serie A danno modo agli appassionati di comprendere quali siano le speranze di vittoria di Jannik Sinner in ogni singolo torneo al quale prende parte.

Sinner si presenta da numero uno, desideroso di riscattare il Roland Garros

Nella storia del tennis italiano, non è mai successo che un azzurro trionfasse a Wimbledon. Tre anni fa siamo rimasti a bocca aperta nel vedere Matteo Berrettini giungere all’atto conclusivo, primo italiano a riuscire in quest’impresa, che colse la finale in modo inatteso nonostante da svariato tempo albergasse stabilmente nella top 10 del ranking ATP. Oggi, invece, siamo in una situazione totalmente differente.

Il nostro tennista di punta si presenta al prestigioso appuntamento londinese da testa di serie numero uno, reduce da mesi a dir poco spumeggianti che hanno consentito a Sinner di riportare in Italia la Coppa Davis, vincere gli Australian Open e giungere in semifinale al Roland Garros, sconfitto al termine di un epico confronto contro Alcaraz.

Sarà molto interessante, quindi, vedere quale sarà lo stato emotivo col quale Sinner si presenterà nella nobile terra verde londinese, quali saranno le scorie ancora da smaltire del match perso sulla terra rossa contro Alcaraz, che dopo un periodo poco entusiasmante sembra essere tornato in piena forma. Ed è proprio per questo motivo che lo spagnolo, seppur di un’inezia, parte coi favori del pronostico.

D’altro canto, Alcaraz ha mostrato sin qui maggior confidenza con la superficie di Wimbledon, dove lo scorso anno trionfò interrompendo a quattro la serie di successi consecutivi di Djokovic. Il Carlos visto al Roland Garros fa oggettivamente paura, sia dal punto di vista tecnico che fisico, vero tallone d’Achille quest’ultimo durante la prima parte della stagione.

Il favorito è Alcaraz, ma occhi sempre aperti sulla leggenda serba

Jannik, tuttavia, può tranquillamente giocarsi le sue carte e migliorare il risultato colto lo scorso anno, quando raggiunse la semifinale del torneo londinese. E’ passato un anno da quell’evento. E Sinner, nel frattempo, è diventato un giocatore ancora più maturo, maggiormente consapevole della propria forza e, soprattutto, decisamente più forte dal punto di vista mentale.

Ed è grazie ad esso che l’altoatesino ha inanellato successi a ripetizione nel corso di questa stagione e propone la propria autorevole candidatura per la vittoria di Wimbledon, dove porterà rispetto per i più forti giocatori che si troverà ad affrontare lungo il corso del torneo conscio di poterli battere. Saranno i suoi avversari, semmai, a dover fare i conti con lui, diventata ormai una stella di prima grandezza del firmamento tennistico internazionale.

Oltre ad Alcaraz, però, Jannik dovrà fare inevitabilmente i conti con Nole Djokovic, che quest’anno, dopo svariate stagioni in cui partiva coi favori del pronostico, reciterà il ruolo dell’outsider. Sulla carta, infatti, l’italiano e lo spagnolo godono dei favori del pronostico, complice anche un Nole apparso meno performante nel corso del 2024.

L’orgoglio del serbo, però, potrebbe fare la differenza, spinto anche da un grande motivo: qualora dovesse trionfare, raggiungerebbe Federer a quota 8 vittorie a Wimbledon. E considerato che Nole sembra voler proseguire ancora per un paio d’anni, l’obiettivo di diventare il tennista che ha trionfato più volte nel circolo londinese non è certo peregrino.

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