In Italia, nella maggior parte dei casi, siamo abituati a crescere e a giocare sui campi in terra battuta. Appena cambiamo superficie, ovviamente, ci sentiamo spaesati e abbiamo bisogno di tempo per abituarci. Oggi vogliamo svelarvi dov’è più facile giocare a tennis: cemento, terra o erba?
I campi in cemento, notoriamente, sono molto più veloci rispetto a quelli in terra battuta e bisogna avere un’ottima attitudine ad una reazione rapida per poter rispondere ai colpi del proprio avversario. Grazie ai rimbalzi prevedibili e, spesso, alla stessa altezza, il gap creato dalla differenza di velocità si assottiglia e permette a molti di poter controllare facilmente la palla che viene ribattuta dal proprio contendente. La compattezza del suolo, inoltre, può provocare danni alle giunture e far affaticare maggiormente i giocatori in campo.
Prendendo in considerazione la totalità degli aspetti, possiamo considerare questo genere di campi come i più facili su cui giocare per due motivi. La velocità e il rimbalzo sono molto più prevedibili rispetto alle altre superfici.
Come sappiamo, il gioco su terra rossa è molto più lento, con scambi più lunghi che premiamo i giocatori adatti ad un tennis da fondocampo. Il rimbalzo, al contrario del cemento, tende ad andare verso l’alto e spesso non è regolare per via di alcune imperfezioni della superficie di gioco. Oltre a questo, la stessa può cambiare durante la partita in base allo stile di gioco dei tennisti in campo e alle condizioni atmosferiche. Questo produce uno stress maggiore nei contendenti, che si devono adattare continuamente alle condizioni esterne.
I campi in terra presentano garanzie fisiche (difficilmente il corpo dell’atleta viene posto sotto stress come su altre superfici), ma allo stesso tempo nascondono delle trappole dovute alla totale malleabilità delle stesse. Sicuramente, sono i campi in cui serve più strategia per mettere in atto i propri colpi più interessanti. Questo la pone al secondo posto della nostra classifica.
Sicuramente la superficie più veloce e scivolosa (soprattutto con climi umidi e quando il sole cala). Si adatta a giocatori con grande servizio e buona reazione per giocare a rete. Il rimbalzo tende verso il basso e questo mette maggiormente in difficoltà gli atleti, che devono forzare le proprie giunture per abbassarsi e colpire.
Qui ci sono pochi dubbi: una superficie in cui la palla va più veloce e rimbalza di meno, come fa a non essere considerata la più difficile su cui giocare a tennis?
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