Matteo Berrettini, in una recente intervista con la rivista americana Esquire, ha parlato del proprio rapporto di amore e odio con la moda. Il romano, da quando è diventato volto di Hugo Boss, ha preso parte a numerose sfilate e fashion weeks.
Berrettini e la moda
Berrettini è tornato finalmente a giocare dopo lo stop di diversi mesi che non gli ha permesso di disputare tutta la stagione sulla terra battuta. Ci eravamo lasciati con il clamoroso successo all’Atp250 di Marrakech e la conseguente sconfitta al primo turno del masters1000 di Montecarlo. Da lì in poi tanti forfait ai tornei più importanti sulla terra battuta: masters1000 di Madrid, Internazionali d’Italia e Roland Garros.
Matteo è finalmente riuscito a tornare in campo questa settimana all’Atp250 di Stoccarda, dove sta giocando molto bene, tanto da raggiungere i quarti di finale contro James Duckworth (battuto Denis Shapovalov al secondo turno). L’azzurro sta provando a tornare competitivo sulla superficie che più gli ha dato soddisfazione: l’erba.
Lontano dai campi da gioco, però, le luci dei riflettori non si sono mai spente. In una recente intervista, Berrettini ha voluto proprio parlare del suo rapporto con la moda, cresciuto negli anni e culminato con la collaborazione con Hugo Boss.
“Ogni tanto guardo delle mie vecchie foto e mi chiedo perché indossavo dei jeans così stretti. Penso che in quel momento mi sentissi bene e mi va bene così. È stata una fase della mia vita: fino a che mi piacevano li indossavo.
Devo dire, onestamente, che, da quando mi sono unito alla famiglia Boss, sono entrato molto più nel mondo della moda con shooting e diverse sfilate nelle varie fashion week. Non si tratta del mio lavoro attuale e ancora non lo è, ma devo dire che mi piace molto. Non avrei mai pensato di farne parte, come dico sempre io rimango quel bambino a cui piace giocare a tennis. Da quel momento sono successe moltissime cose e sono grato che mi sia capitato tutto ciò.
Negli anni, mi sono sempre più appassionato alla moda per creare un mio stile personale. C’è stato poi il momento in cui indossavo magliette e pantaloni stretti, con un giacchetto di pelle sopra. Adesso sono più per un look comodo e largo. Mi sto evolvendo, ma non seguo specificatamente qualche moda: mi voglio sentire a mio agio con i vestiti che porto”.
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