Carlos Alcaraz è il nuovo re del Roland Garros. Lo spagnolo ha avuto la meglio in cinque set di Alexander Zverev. In conferenza stampa, Carlitos ha raccontato le emozioni vissute per la vittoria del terzo slam in carriera (in altrettante finali giocate).
Alcaraz è il nuovo campione del Roland Garros. Con il successo anche sulla terra battuta, l’ex numero 1 del mondo ha vinto un major su ogni superficie (US Open e Wimbledon gli altri due slam conquistati).
In finale ci sono voluti ben cinque set (nonostante l’enorme vantaggio dilapidato nel terzo parziale che l’avrebbe potuto mandare in tilt), oltre ai cinque per battere il nostro Jannik Sinner. Da sottolineare come, in entrambe le occasioni, Carlitos si sia trovato in svantaggio all’inizio del quarto parziale.
Nella conferenza stampa successiva ai festeggiamenti, lo spagnolo ha voluto raccontare tutte le emozioni vissute dopo la vittoria.
“Sono tutti tornei diversi e ciascuno ti regala emozioni grandiose; tuttavia, vincere uno slam è sempre speciale. Al Roland Garros, conoscendo tutti i giocatori spagnoli che hanno vinto questo torneo, poter inserire il mio nome in quella fantastica lista è qualcosa di incredibile. Ho sognato di poter vivere questo momento sin da quando avevo cinque, sei anni.
Onestamente sono cresciuto giocando sulla terra battuta, ma la maggior parte dei tornei del circuito si svolgono sul cemento. Quindi ho dovuto allenarmi di più sul cemento, svolgendo su quella superficie la maggior parte del mio lavoro. Così ho iniziato a sentirmi più a mio agio nei movimenti e con i miei colpi giocando sul cemento, ma penso che il mio gioco si adatti molto bene ad ogni superficie. Drop shot, volée, ho sempre voluto sviluppare il mio stile cercando di essere aggressivo. Quindi penso che sull’erba questo vada abbastanza bene ed in generale penso sia un approccio positivo su tutte le superfici.
So che, quando mi trovo a giocare un match al quinto set devo dare tutto, devo vendere cara la pelle. È in quei momenti che i migliori giocatori danno il loro meglio. Ho sempre desiderato di essere uno dei più forti tennisti del mondo; quindi, ho sempre saputo di dover dare un extra in quei momenti del quinto set, dimostrando all’avversario di essere fresco come se stessimo giocando il primo game della partita. Voglio che gli avversari vedano muovermi bene, colpire bene la palla e trovare buone soluzioni. Naturalmente la forza mentale gioca un ruolo importante in quel momento. Penso che questo sia il motivo per cui vinco spesso al quinto set.
Ho iniziato a sentire dolore in semifinale. Ovviamente ho giocato cinque set due giorni fa, un match davvero impegnativo contro Jannik sulla terra battuta. Normale sentire del dolore dopo un incontro del genere, non saresti umano fossi ancora freschissimo. Oggi ho iniziato nuovamente a percepire qualcosa tra la fine del terzo set e l’inizio del quarto, ecco perché ho chiamato il fisioterapista, più che altro in via precauzionale. Poi sono tornato a muovermi bene e ho iniziato a sentirmi sempre meglio. Il fisioterapista è venuto altre volte perché avevo dei crampi, ma comunque sono riuscito ad affrontare la situazione nel migliore dei modi e ho potuto concludere la partita senza problemi”.
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