Paolo Bertolucci, attraverso il suo solito editoriale sulla Gazzetta dello Sport, ha analizzato le disfatte di Novak Djokovic e Rafael Nadal agli Internazionali d’Italia 2024. Il campione della Coppa Davis 1976 ha affermato che il serbo non è più lo stesso dopo la sconfitta con il nostro Jannik Sinner all’Australian Open.
L’analisi di Paolo
Bertolucci è una delle voci italiane più importanti nel mondo del tennis. Le sue analisi sono sempre attente e minuziose. Per questo motivo è molto interessante andare a leggere il suo editoriale per la Gazzetta dello Sport. Gli argomenti trattati? Le disfatte di Djokovic e Nadal agli Internazionali d’Italia.
“Roma perde i due nomi più importanti del tabellone, i due grandissimi campioni che insieme hanno alzato 16 volte il trofeo, 10 volte Rafa Nadal e 6 Novak Djokovic.
Entrambi escono dopo aver accusato un punteggio severissimo come poche volte era successo nella loro lunga e gloriosa carriera. Delle condizioni di Nadal eravamo tutti perfettamente al corrente e, pure sconfitto, lo spagnolo è uscito dal campo salutato da un tripudio che mai si era visto sui campi di nessun torneo del mondo, se parliamo di un giocatore che aveva appena perso.
Ben diversa la battuta d’arresto di Djokovic, un giocatore che ieri si è dimostrato di frequente arrogante, poco rispettoso dell’avversario e del pubblico, nervoso come poche volte in carriera. Se il problema è stato la sua condizione fisica, la colpa è solo sua.
Da quando ha messo mano al suo team, prima divorziando da Ivanisevic, poi stravolgendolo del tutto, e da quando è stato messo sotto da Sinner, il serbo non è più stato in grado di mettere assieme una partita a buon livello.
Era logico pensare di trovarlo in una forma migliore dopo due settimane di duro lavoro. Mancano due settimane al Roland Garros, ma la situazione è molto più brutta rispetto a quanto ci si potesse aspettare. Da quel grandissimo campione che è si sarebbe dovuto ricordare che pubblico e avversario meritano sempre un atteggiamento diverso”.
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