Musetti dopo Cagliari: bicchiere mezzo pieno, pronto per Roma

Lorenzo Musetti ha perso la finale del Challenger di Cagliari con l’argentino Mariano Navone in due set (75 61) al termine di una settimana modesta in Sardegna. Nonostante questo, il carrarino, in conferenza stampa, ha ammesso di vedere il bicchiere mezzo pieno e di essere pronto per gli Internazionali d’Italia a Roma.

Le parole di Musetti

Ci aspettavamo tutti sicuramente di più. D’accordo, sono arrivate le vittorie con Juan Manuel Cerundolo, Nuno Borges e Daniel Elahi Galan, ma il titolo al Challenger di Cagliari era sicuramente alla portata. Navone è un giocatore in ascesa (è riuscito ad arrivare al numero 31 del ranking Atp dopo aver iniziato l’anno nelle retrovie), ma il tennis di Lorenzo non può sciogliersi così facilmente davanti a un tennista dalle doti sicuramente inferiori.

In conferenza stampa, successiva alla finale, Musetti si è presentato comunque con un buono stato d’animo, complici le vittorie dei giorni scorsi e (a detta sua) di una forma ritrovata per competere a Roma ai massimi livelli.

“L’obiettivo della settimana era ripartire e credo che questa ripartenza ci sia stata. Si riparte comunque da una finale, da tre partite vinte contro tre ottimi giocatori e una sconfitta che sicuramente serve. È stata una settimana più che positiva. Non si è chiusa con la ciliegina sulla torta che speravo, ma va messo da parte con consapevolezza per le prossime settimane in cui ci saranno i tornei chiave di questa stagione sulla terra.

Sapevo che era una partita difficile. Mariano ha giocato un ottimo tennis, è riuscito a essere veramente poco falloso, con una solidità importante. Ha meritato la vittoria. Sono stato molto meno incisivo col dritto rispetto alle altre partite. Non ho avuto buone sensazioni con quel colpo. Le variazioni in back funzionavano sicuramente, anche se oggi facevo molta fatica a trovare la palla. Ero spesso lontano con il dritto e ho regalato troppo. Con un avversario del genere ho commesso sicuramente troppi errori gratuiti che non mi hanno permesso di trovare quella fiducia che mi avrebbe fatto essere più intraprendente.

Mi sento bene fisicamente, pronto per gli Internazionali”.