Donne discriminate a Madrid, Jabeur attacca gli organizzatori: la risposta di Feliciano Lopez

Botta e risposta tra giocatrici e organizzatori al Wta1000 di Madrid. Prima la doppista Ellen Perez e poi Ons Jabeur hanno duramente attaccato l’operato del direttore del torneo Feliciano Lopez. La risposta dello spagnolo non si è fatta attendere.

I motivi della disputa

L’australiana Perez, negli scorsi giorni, ha lamentato che le coppie di doppio femminile non possono allenarsi sui campi della Caja Magica dalle 9 alle 17. Se vogliono farlo in quegli orari sono messi a disposizione dei campi fuori la struttura (con condizioni evidentemente diverse). A fare eco alle lamentale ci ha pensato la tunisina Jabeur, che in conferenza stampa ha puntato il dito contro gli organizzatori della maggiore competizione spagnola dell’anno.

“Penso che abbiamo ancora molta strada da fare qui a Madrid, ma anche a Roma e più in generale in Europa. Credo che debbano rispettare maggiormente noi donne e rispettare anche il nostro gioco.

Mi piace molto vedere il tennis femminile e lo sport femminile in generale. Credo che dobbiamo essere trattate meglio. Sicuramente non chiediamo più di quanto meritiamo, ma solo quello che ci sentiamo di meritare”.

La risposta del direttore del torneo, Lopez, non è tardata ad arrivare, dopo le polemiche per la finale di doppio della scorsa edizione della competizione.

“Credo che l’anno scorso abbiamo fatto cose che non si sarebbero dovute fare. Devo dire che abbiamo imparato dai nostri errori. Allo stesso modo, voglio anche dire che siamo stati il primo torneo ad offrire lo stesso montepremi a uomini e donne e non penso che sia giusto che qualcuno ci accusi di diversi trattamenti in base al sesso dei giocatori. Credo che stiamo facendo un ottimo lavoro e questo è ciò che interessa a tutti.

Capisco la giusta frustrazione per certe cose. Ci sono tantissime incognite durante i tornei quando si parla di trasportation e campi di allenamento: sono cose che purtroppo capitano ovunque. Proviamo ad essere i più giusti nel limite del possibile. Noi andiamo avanti e speriamo di fare sempre meglio”.