Berrettini, Roma e il Roland Garros: margini di guadagno nel ranking e prospettive
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Si avvina il momento degli Internazionali d’Italia, si avvicina il momento del rientro in campo di Matteo Berrettini. Reduce da un lungo stop per l’infortunio alla caviglia accusato allo US Open 2023, il tennista romano ha fatto il suo debutto stagionale nel mese di marzo, spingendosi in finale al Challenger di Phoenix. Poi ad aprile è tornato a vincere un titolo nel circuito maggiore a distanza di quasi due anni, imponendosi all’Atp 250 di Marrakech al termine di una bella cavalcata. Dopodiché, l’azzurro ha giocato il Masters 1000 di Montecarlo venendo eliminato all’esordio e da allora ha deciso di prendersi un periodo di pausa.

Pausa che avrebbe dovuto interrompere qualche giorno fa, per giocare il Masters 1000 di Madrid. Ciò non è avvenuto perché Matteo ha preferito rinunciare alla kermesse spagnola per guarire da una tonsillite. Una volta guarito, ne ha approfittato per allenarsi e per preparare al meglio il torneo di scena al Foro Italico di Roma da mercoledì 8 a domenica 19 maggio. Una scelta completamente condivisibile, considerate le circostanze.

Il rientro a Roma, con ampi margini di guadagno

Internazionali d'Italia, Roma
Foto Instagram Internazionali BNL d’Italia

Berrettini parteciperà agli Internazionali d’Italia grazie a una Wild Card concessagli dalla FITP. In questo modo, avrà un posto nel tabellone principale senza dover passare dal torneo di qualificazioni. Detto ciò, c’è da segnalare che Matteo ha ampi margini di guadagno sulla terra rossa della Capitale, soprattutto in termini di ranking.

Grazie ai risultati sopracitati, il 28enne azzurro si è già riportato in top-100 e attualmente rappresenta il numero 98 al mondo. Complice l’assenza nel 2023 – da Montecarlo tornò a competere direttamente sull’erba di Stoccarda – ogni singola vittoria gli frutterà punti preziosissimi: occhio e croce, raggiungendo i quarti potrebbe trovarsi all’interno della top-70; mentre raggiungendo semifinale e finale potrebbe spingersi intorno alla top-50 e alla top-35. Dulcisi in fundo, in caso di trionfo potrebbe addirittura rientrare in top-25.

Ma quanto è realistico ipotizzare che centri traguardi del genere? Difficile dirlo, non avendo un riferimento concreto di quale sia il suo attuale stato di forma. La sconfitta contro Kecmanovic al debutto nel Principato è stata netta, certo. Ma c’è da sottolineare che Berrettini era reduce dalla lunga e faticosa cavalcata a Marrakech: quella partita, semplicemente non fa testo.

Molto più plausibile immaginare che Matteo e il suo staff – guidato dal nuovo coach Francisco Roig – abbiamo preparato l’impegno capitolino meticolosamente e che si siano fatti sostanziali passi in avanti nella condizione. D’altronde, per Berrettini, Roma rappresenta il torneo di casa, il secondo più importante dopo Wimbledon e gli altri tre slam.

Prospettive al Roland Garros

Roland Garros, buona la prima per Berrettini
Foto Twiter Atp Tour

Spostando lo sguardo oltre Roma, Berrettini sarà protagonista anche al Roland Garros, secondo slam stagionale di scena sul consueto palcoscenico di Parigi dal 26 maggio al 9 giugno. La sua attuale posizione di classifica non rende ben chiaro se rientrerà nel novero di tennisti ammessi di diritto nel main draw. Ed è difficile, al contempo, pensare che la Federazione francese possa concedergli una Wild Card. Berrettini, in ogni caso, può sempre contare sul ranking protetto, l’ormai arci-nota esenzione concessa ai giocatori provenienti da un stop maggiore di sei mesi.

L’azzurro, dunque, in un modo o nell’altro, avrà certamente un posto nel tabellone principale. Meno certezze vi sono riguardo le sue prospettive nel torneo: molto da dipende da quali risposte daranno gli Internazionali. Se infatti Matteo dovesse dimostrare di aver raggiunto un ottimo livello di condizione, può togliersi belle soddisfazioni. Ma se invece la sua forma fisica dovesse rivelarsi ancora precaria, per lui sarebbe tutto più complicato. Basti pensare che si gioca su cinque set, in un ambiente contrassegnato da terra lenta e un clima estivo con temperature abbastanza elevate.

Volendo essere ottimisti, e considerando quindi la prima opzione, segnaliamo che Berrettini – come nel caso di Roma – anche a Parigi ha solo da guadagnare in termini di ranking. Un aspetto che sicuramente potrebbe dargli una marcia in più e spingerlo ad eguagliare i quarti di finale centrati nel 2021. Ma visto che sognare non costa nulla, vi salutiamo incrociando le dita e augurandoci che il suo cammino possa anche andare oltre.

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