Nadal, quali prospettive? Bertolucci: “Fatica ma deve resistere, Rafa ha una sua missione”

Dopo oltre tre mesi di stop, causati dall’ennesimo problema fisico, Nadal è tornato a competere nel circuito maggiore cimentandosi nell’Atp 500 di Barcellona. Sul palcoscenico dove in passato si era laureato dodici volte campione, il 37enne maiorchino ha esordito superando con un netto 6-2, 6-3 il nostro Flavio Cobolli (apparso abbastanza irrigidito al cospetto della leggenda spagnola). Poi si è trovato opposto ad Alex De Minaur, numero undici al mondo e avversario ad oggi di uno spessore più elevato rispetto al giovane azzurro. Un banco di prova importante, dunque, a cui Rafa ha risposto con un primo set ad ottimi livelli per poi crollare nella ‘ripresa’, uscendo di scena con un 7-5, 6-1 che ha suscitato opinioni contrastanti tra gli appassionati di tennis.

Nadal, quali prospettive?

Partendo dal presupposto che, con ogni probabilità, Nadal non tornerà mai più il giocatore di un tempo, qualcuno (tra cui noi) ha visto segnali timidamente incoraggianti sulla terra battuta catalana: seppur a passo lento, Rafa sembrerebbe aver imboccato la strada che porta ad una discreta condizione, sia fisica che mentale. Non è da escludersi che nelle prossime settimane possa fare altri progressi, convincendosi ad allungare ulteriormente il suo percorso nello sport che ama, magari impreziosendolo con degli ultimi Coup de théâtre.

Bisogna dire, però, che in molti altri sono rimasti estremamente perplessi dinanzi al rendimento offerto dal nativo di Manacor e sono convinti che ormai la sua carriera sia ai titoli di coda. C’è chi addirittura ritiene che Nadal debba evitare di scendere in campo per non incorrere in clamorose figuracce.

Una visione, quest’ultima, nettamente in contrasto con la nostra e con quella di un personaggio che di tennis un po’ se ne intende. Ci riferiamo a Paolo Bertolucci, ex tennista italiano (con un best ranking di numero 12 al mondo) ed attuale commentatore di Sky, nonché editorialista per la Gazzetta dello Sport. Ed è proprio tramite le colonne della Rosea che l’eroe della Coppa Davis 1976 ha voluto soffermarsi su Nadal e sulle sue prospettive per il prossimo futuro, con un pezzo titolato “Nadal fatica, ma deve resistere: una chiusura in bellezza è la sua missione”.

Bertolucci: “Nadal in campo è la notizia del mese. Rafa come Federer. E la sua favola sportiva…”

Infortuni nel tennis? L'analisi di Bertolucci
Foto FederTennis

Il ritorno di Rafa Nadal in campo, a prescindere dai risultati immediati, compresa la sconfitta contro De Minaur, per il tennis mondiale è la notizia del mese, esordisce Bertolucci.

“Ci eravamo preoccupati quando Rafa era praticamente scappato da Indian Wells e si era cancellato dai tornei di Miami e di Montecarlo, quest’ultimo la seconda casa dopo Parigi. Per fortuna lo abbiamo ritrovato sulla terra rossa di Barcellona: il solo fatto di vederlo sulla sua superficie preferita infonde grande gioia agli appassionati elevando lo spessore e l’attesa di qualunque torneo. Perché Rafa gioca ancora con grande passione, ama fortissimamente il suo sport, adora competere, adora lottare e soffrire”, sottolinea l’ex tennista azzurro.

Rafael Nadal
Foto Instagram Nadal

“Il mondo va talmente di fretta che si dimentica dei suoi campioni, dei grandi personaggi. La presenza in campo di Nadal in questo periodo che introduce agli Slam di Parigi e Wimbledon invece ricorda a tutti quanto sia importante la sua figura di sportivo per l’impegno, la correttezza, l’educazione e il rispetto nei confronti del pubblico e degli avversari che il fuoriclasse maiorchino ha sempre dimostrato nella sua immensa carriera. Vederlo all’opera è un’opportunità per quei tanti giovani che non sono riusciti ad applaudirlo quando dominava, ma adesso possono apprezzare, nonostante l’età avanzata e i tanti malanni e acciacchi accumulati, il valore del giocatore che ha attraversato quasi un ventennio di successi”, prosegue Bertolucci.

“Rafa ha scritto la storia del tennis, nessuno può negarlo. Il suo “gancio” mancino di diritto ha fatto epoca, la sua tecnica difensiva, con la capacità di uscire dalle situazioni più complesse, non ha rivali nel circuito e lo rappresenta tuttora come un indomabile agonista. Ha avuto il merito, lui come Federer, di entrare nel cuore di tutti i tifosi senza bisogno di un passaporto. Si può tifare per il giocatore del proprio Paese, ma è impossibile tifare contro Nadal”, afferma.

Nadal
Foto Instagram Barcelona Open Banc Sabadell

Dopodiché Bertolucci si è dedica all’analisi degli scenari per le prossime settimane scrivendo: “Lo attendono Madrid e Roma. Difficile pronosticare se quei tornei lo metteranno nella migliore condizione per competere ad alto livello a Parigi. Ma da Rafa possiamo aspettarci di tutto. La sua bella favola sportiva e umana avrebbe il giusto epilogo con l’ennesimo trionfo nella capitale francese e poi con il ritiro, questo è il mio pensiero, oltre che l’augurio, per lui. Vincere e lasciare come hanno saputo fare pochi assi dello sport. Ma dubito che possa riuscirgli. Ha avuto molti infortuni negli ultimi tempi e intanto incalza una concorrenza di giovani rampanti. Sarebbe già importante che la “mala suerte” lo lasciasse in pace, libero di giocare il suo tennis e di poterlo esprimere a testa alta, come ha sempre fatto, nei successi e nelle sconfitte”.

La chiosa finale, esplicitamente dedicata ai detrattori e a coloro che criticano il maiorchino sottoponendolo anche ad accuse ingenerose: Sarei felicissimo se ancora una volta riuscisse a smentire gli scettici compiendo l’ennesima impresa. Non per il gusto di aggiungere un titolo in più al suo straordinario palmares o per guadagnare altri soldi. Ma soltanto per affermare il suo senso di sfida, soprattutto per quelle più difficili, che per Rafa è sempre stato il motore di tanti trionfi e delle sue lunghe settimane in testa al ranking Atp”.

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