Clamoroso a Estoril: l’arbitro si “addormenta”, Garin si prende il punto e vince. Cosa è successo

di
Estoril Garin Borges

Ha del clamoroso quanto accaduto ad Estoril, dove è in corso il Millennium Estoril Open, torneo Atp di categoria 250 sulla terra battuta. Nel match valido per i quarti tra il cileno Cristian Garin e il ‘padrone di casa’ Nuno Borges, il giudice di sedia si è reso protagonista di un bel “pisolino” valso al giocatore sudamericano un punto cruciale per la vittoria finale. Cosa è successo nel dettaglio?

Estoril, cronaca e immagini dell’episodio controverso

Estoril Garin Borges
Frame da video su “X”

Siamo nel sesto game del secondo set. Il primo se l’è aggiudicato Garin con un netto 6-2, ma nella seconda frazione Borges è avanti 3-2 con palla break a disposizione.

Garin serve, Borges risponde bene e porta il cileno all’errore di dritto: la palla è chiaramente fuori dal campo, ma l’arbitro non interviene probabilmente a causa di una distrazione. Al che il portoghese accenna a fermarsi (con la sicurezza che gli sarebbe stato assegnato il punto), mentre Garin continua a giocare e commette un altro errore di dritto: normalmente sarebbe break.

Sennonché, Garin si avvicina all’arbitro segnalando “punto disturbato” da uno spettatore che si era lasciato scappare “out”. Il cileno viene accontentato, anche se la ‘chiamata’ in questione era comunque giunta ben più tardi rispetto all’errore commesso in uscita dal servizio. È quanto cerca di spiegare Borges allo stesso giudice di sedia, che tuttavia non cambia idea. Allora il padrone di casa chiede l’intervento del supervisor tra il clamore del pubblico presente sugli spalti. Piovono urla e fischi.

Alla fine, nemmeno con l’intervento del giudice supremo le ragioni del portoghese vengono accolte. Si ricomincia a giocare in un clima surreale con la ripetizione del punto. Poi Garin si aggiudica il biglietto per la semifinale spuntandola al tie-break per 7 a 3. Ecco le immagini di quanto accaduto nell’occasione e a fine partita.

La fredda stretta di mano e la contestazione del pubblico

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie