Stamattina, come un fulmine a ciel sereno, Novak Djokovic ha annunciato la separazione con Goran Ivanisevic tramite un lungo ed emozionante messaggio sui social. Dopo sei anni di proficua collaborazione, dunque, le strade del ventiquattro volte campione slam e del coach croato si sono divise, aprendo scenari interessanti in vista del prossimo futuro.
Il serbo non ha svelato quali siano i motivi che hanno portato alla dolorosa decisione. Quel che è certo però è che Nole ha ancora voglia di vittorie e riconoscimenti nonostante l’età avanzata.
Chi sarà il prossimo coach di Novak Djokovic? Le ultime
Reduce da un inizio di stagione al di sotto delle aspettative, il tennista di Belgrado è attualmente fermo ai box per preparare al meglio la parentesi sulla terra battuta europea. Nel suo mirino ci sono Roland Garros e Olimpiadi, nonché qualche Masters 1000 che giocherà come prova generale. Tutto secondo copione, nonostante il ribaltone avvenuto all’interno del suo staff.
A proposito, come normale che sia, la domanda che si pongono in queste ore milioni di appassionati è la seguente: chi affiancherà Djokovic d’ora in avanti durante allenamenti e tornei? È ancora presto per dirlo con certezza, ma qualcosa ha già cominciato a trapelare…
Stando infatti a quanto riferisce l’edizione online de La Gazzetta dello Sport, sarebbero tre i candidati al ruolo di prossimo coach di Djokovic. In pole vi sarebbe Nenad Zimonjic, ex capitano di Davis per la compagine serba dal 2003 al 2004 e dal 2017 al 2020. “I due sono molto amici e Nenad, classe 1976 ha sempre fatto da fratello maggiore al campione di 24 Slam”, si legge sulla Rosea.
Subito dietro il leader della classifica di doppio, troviamo il nome di Victor Troicki, altro storico amico di Nole. L’ex numero 12 al mondo si è ritirato alla fine del 2021 ed è attualmente ‘disoccupato’ (“si dedica all’accademia da lui fondata”), dopo aver capitanato la selezione serba alla United Cup 2024 nel mese di gennaio.
Dulcis in fundo, Gazzetta propone un ritorno di fiamma: quello che vedrebbe Djokovic affidarsi nuovamente a Marian Vajda, coach slovacco che per il serbo rappresenta quasi un secondo padre. “Insieme hanno lavorato per 15 anni conquistando 20 Slam. A Marian, Nole si era rivolto nel 2018 dopo aver tentato l’avventura per qualche mese con la coppia Stepanek-Agassi poi andata male. E con Vajda era sempre ripartito dalla stagione sulla terra proprio come sta facendo ora, nella sua città”, sottolineano i colleghi.
Staremo a vedere se la nuova ‘guida’ della leggenda di Belgrado uscirà effettivamente da questa rosa di alternative. Fatto sta che l’imminente avvio della stagione sul rosso impone a Novak di prendere una decisione nel più breve tempo possibile. Ammesso che non l’abbia già presa…
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