Luca Nardi è stato sicuramente uno dei protagonisti della tournée americana sul cemento dei tornei del Sunshine Double. L’azzurro è riuscito a sconfiggere in tre set il numero 1 del mondo Novak Djokovic al terzo turno del masters1000 di Indian Wells. Intervistato da SuperTennis durante il Challenger di Napoli, ha voluto parlare delle emozioni vissute nel battere il serbo e i consigli ricevuti da Jannik Sinner.
Le parole di Nardi
Non importa se alle qualificazioni per il masters1000 di Miami sia stato subito eliminato. Nardi torna dagli Stati Uniti con un bottino invidiabile: grazie al percorso al masters1000 di Indian Wells (quarto turno, da lucky loser), il giovane è entrato per la prima volta in carriera in top100, ma non solo. Ha anche battuto per la prima volta un numero 1 del mondo.
Emozioni enormi, che ha raccontato ai microfoni di SuperTennis prima dell’impegno settimanale al Challenger di Napoli.
“Napoli per me è casa, poter giocare qui davanti ai miei parenti è una sensazione bellissima.
Ho avuto bisogno di un po’ di giorni per metabolizzarla anche perché con quella vittoria sono entrato nei primi 100: raggiungere un obiettivo così importante e farlo battendo Djokovic in un torneo di questo livello, in uno stadio così grande è stata un’emozione in più. Nei giorni dopo la partita ero con la testa un po’ sulle nuvole. Quando sono tornato a casa dagli USA ho staccato un paio di giorni e forse lì ho davvero metabolizzato quello che era successo. Ho avuto una sensazione di euforia per tutta la notte dopo la partita e tutto il giorno successivo.
Appena sono tornato a casa, i miei si sono messi a piangere di gioia. Ho cercato di parlarne, ma non più di tanto perché volevo staccare un po’ da quella partita.
I complimenti di Sinner? Mi hanno fatto piacere per il giocatore che è e perché lo ritengo un buon amico. Ci siamo allenati parecchie volte insieme. Gli ho anche chiesto consigli prima della partita contro Djokovic. Sicuramente sentir dire da lui certe cose su di me è stato molto bello”.
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