“Mi piace questo modo di Sinner di interpretare la sconfitta. Un ko che ci può stare e che fa parte del gioco. Jannik è rimasto molto tranquillo e dobbiamo essere anche noi tranquilli, a non fare drammi per una sconfitta contro un giocatore che l’altra sera è stato un po’ più bravo di lui. Le statistiche del match dicono che è stata una bella lotta, Sinner ha fatto quattro punti in meno rispetto ad Alcaraz. Grazie alla sua mentalità possiamo e dobbiamo stare tranquilli. Sarà solo questione di tempo per vederlo in vetta alla classifica”. Così ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1 Vincenzo Santopadre, ex coach di Matteo Berrettini, sul ko di Sinner nella semifinale di Indian Wells contro Carlos Alcaraz.
“Quando Sinner parla, c’è da ascoltarlo in maniera molto attenta. Lui ha il grande vantaggio che impara sempre, dalle sconfitte come dalle vittorie. Nelle sue interviste ci sono sempre le parole miglioramento e lavoro. Analizzerà la sconfitta per capire se c’è qualche spunto – aggiunge – dettaglio da poter limare e da poter allenare in vista di un nuovo confronto con Alcaraz. Sentendomi con Vagnozzi (ndr, coach di Sinner) so che sta lavorando sull’imprevedibilità, è un tema che già conosce. In un momento di particolare tensione e con Alcaraz arrembante, forse ha perso un pizzico di lucidità e quindi è venuta meno un po’ di imprevedibilità. Deve continuare ad allenarla per automatizzarla a metabolizzarla”.
Sulla vittoria della Cocciaretto a Charleston: “Ci sono tanti altri ragazzi e ragazze che stanno facendo cose eccezionali ed è giusto dare loro merito. Cocciaretto è passata attraverso tantissimi infortuni come Matteo Berrettini: per chi ha attraversato questo percorso così difficoltosa va fatta una menzione speciale. Sono contento che abbia centrato questo successo a Charleston, anche grazie al lavoro di Fausto Scolari e alla supervisione di Vittorio Magnelli. Cocciaretto, come del resto Jasmine Paolini, possono continuare a salire”.
Per Berrettini un ko in finale a Phoenix: “Matteo ci ha abituato a rientri sensazionali, ormai sembra una cosa naturale. Invece è difficile rientrare dopo tanto tempo. A Phoenix l’ho visto bene – dice Santopadre – tranquillo, sereno, voglioso di stare lì, di affrontare le difficoltà e la fatica. La dimostrazione è che ha lottato e vinto partite con risultati molto stretti. Se non sei pronto alle difficoltà, quelle partite non riesci a giocare fino in fondo. Adesso sta bene, incrociamo le dita. L’auspicio è di riuscire a giocare con questa continuità. Corna facendo, finalmente tutto sembra un po’ alle spalle”.
Infine sulla collaborazione con Luca Van Assche. “Una bellissima sfida, con un ragazzo che parla italiano, c’è una parte dove mi sento a casa. Luca è un giovane da formare, sarà mio compito aiutarlo nella sua crescita. Spero che lui possa fare grandi cose”, conclude.
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