Niente titolo ma tanti motivi per guardare al futuro con grande ottimismo: Matteo Berrettini si arrende in finale al Challenger di Phoenix sotto i colpi del campione in carica Nuno Borges, che compie il “back to back” spuntandola con un 7-5, 7-6 maturato in circa due ore di gioco.
L’incontro – al via intorno alle 22 italiane – vede Berrettini partire subito con un break e poi confermarlo senza correre rischi. Col passare dei minuti, la sensazione è che Matteo possa amministrare il vantaggio affidandosi al collaudato schema servizio-dritto. Nell’ottavo game, tuttavia, il portoghese riesce a rientrare capitalizzando proprio la poca incisività del romano, la cui battuta inizia a funzionare ad intermittenza.
Nel nono game, Matteo ha una chance per tornare a condurre, ma Borges riesce a salvarsi e poi a ribaltare l’inerzia dell’incontro: accade nel dodicesimo gioco, quando concretizza la terza delle tre palle break consecutive a sua disposizione.
Alla ripresa, il confronto non fa registrare strappi nei primi sette game. Poi nell’ottavo il lusitano centra la zampata del 5-3. Quindi si presenta a servire per il titolo, ma deve fare i conti col colpi di reni di Berrettini, bravo a rientrare sul 4-5 rimandando il verdetto al tie-break. Qui Matteo vola subito sul 3-0, ma poi il servizio torna ad abbandonarlo e la tenuta fisica pure. Alla fine, Borges si laurea campione vincendo il mini-parziale decisivo per 7 punti a 4.
Nessun trionfo al rientro, dunque, per Berrettini, il quale però può lasciare l’Arizona con la consapevolezza di aver già raggiunto un risultato importantissimo. Inaspettato per certi, versi. Lo ricordiamo, il classe 1996 nostrano era reduce da uno stop di circa sei mesi per infortunio. In questa settimana ha dimostrato di essere in ottime condizioni sia fisiche che mentali.
“Sono contento di essere tornato, ma sono triste per aver perso. Pian piano il mio livello è cresciuto, partita dopo partita. Sto lavorando duro insieme al mio team, ed è bello essere di nuovo in campo. Penso che con la squadra siamo partiti bene. Un torneo e una finale…”, ha dichiarato a margine della finale.
Berrettini tornerà in campo nei prossimi giorni per giocare il Masters 1000 di Miami, dove figura nel tabellone principale grazie al ranking protetto. Intanto, la nuova classifica ufficiale ci racconta che la finale raggiunta a Phoenix gli è valsa un balzo di 12 posizioni: l’azzurro, infatti, figura oggi alla piazza numero 142. Una striscia di vittorie in Florida potrebbe già condurlo nei pressi della top-100.
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