Volandri gela la generazione di mezzo: schiacciati dai Big Three e dai giovani

In una recente intervista con SuperTennis, il capitano di Coppa Davis Filippo Volandri ha voluto parlare della cosiddetta generazione di mezzo (ovvero quella dei tennisti nati tra il 1996 e il 1998). Secondo l’azzurro, questi giocatori sono stati schiacciati dal dominio dei Big Three prima e dei giovani rampanti di oggi.

Una generazione né carne né pesce

Ci sono tanti protagonisti del circuito nati tra il 1996 e il 1998. Sicuramente i più famosi rispondono ai nomi di Daniil Medvedev, Andrey Rublev, Stefanos Tsitsipas, Alexander Zverev, Casper Ruud, Hubert Hurkacz e Taylor Fritz. Ecco, ad esclusione del primo che è riuscito a vincere uno slam (US Open 2021) e a raggiungere la vetta del mondo, possiamo ben dire che hanno di molto disatteso le aspettative attorno al loro impatto nel circuito.

D’accordo, Tsitsipas, Zverev e Ruud hanno ottenuto finali slam (il norvegese è arrivato ad un passo dalla vetta Atp, ma senza vincere un singolo titolo più importante di un Atp250), ma questo non può bastare.

Nei loro primi anni nel circuito non erano praticamente mai i favoriti ai nastri di partenza per la presenza dei Big Three Rafael Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer (oltre che Andy Murray); negli ultimi hanno sofferto l’avvento dei giovani rampanti Carlos Alcaraz, Holger Rune e Jannik Sinner. Loro sì che, al contrario, sembrano pronti a prendere l’eredità di chi ha reso grande questo sport negli ultimi 20 anni.

Il capitano dell’Italia di Coppa Davis Volandri, intervistato da SuperTennis, ha voluto parlare proprio di questa generazione di mezzo, che non è mai riuscita a dimostrare di essere più di una bella comparsa nel panorama mondiale.

Si è parlato di quella generazione di mezzo che è rimasta un po’ schiacciata dall’egemonia dei Big Three e dall’arrivo di Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Stiamo parlando di tennisti del calibro di Stefanos Tsitsipas.

Ne ha parlato anche Paolo Lorenzi e devo dargli ragione. È assolutamente vero: è rimasta schiacciata dall’arrivo dei giovani e dei meno giovani che hanno trascinato il tennis per tanti anni”.

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