Prima passa in vantaggio e poi finisce per perdere il bandolo della matassa: è un copione già visto, ma stavolta almeno l’atteggiamento non è stato troppo indolente. È finito all’esordio il cammino di Lorenzo Musetti all’Atp 500 di Dubai. L’azzurro si è arreso in due set al qualificato francese Arthur Cazaux, numero 86 al mondo. Vediamo come è andata.
Pronti via Cazaux parte abbastanza contratto – dal 40-0 si fa raggiungere sul 40 pari – ma riesce a tenere il servizio in apertura passando per i vantaggi. Musetti, invece, approccia al match in modo più sciolto e centra l’1-1 senza particolari problemi.
Nel terzo game, il francese conferma le difficoltà iniziali e finisce per capitolare: a determinare lo strappo sono un paio di errori grossolani commessi sotto la pressione avanzata dell’azzurro. Quest’ultimo, poi, allunga sul 3-1 annullando una palla dell’immediato controbreak.
Nei minuti successivi, tuttavia, l’inerzia del match si capovolge improvvisamente: Cazaux comincia a sentirsi sempre più a suo agio e decide di avanzare la sua posizione in campo. Un’intuizione che si rivela parecchio acuta, dato l’atteggiamento più aggressivo gli vale prima il ritorno in pareggio al termine del sesto game (3-3) e poi la vittoria del parziale (6-4). Annichilito Lorenzo dinanzi alle scelte coraggiose del tennista transalpino.
Alla ripresa, si assiste ad una serie di cinque game molto combattuti, in cui entrambi i protagonisti non offrono occasioni per breakkare. Dopodiché, Musetti tiene il servizio a zero (3-3) lanciando un chiaro segnale di reazione.
La partita è gradevole ed equilibrata, e il sentore è che l’azzurro – pur giocando inesorabilmente troppo dietro la linea di fondo – qualche chance di ribaltarla ce l’abbia. Tale sentore, però, viene puntualmente ‘freddato’ dal classe 2002 di Montpellier, che non si fa spaventare e rimette la testa avanti ogni qual volta è chiamato a servire.
Nel dodicesimo game, Cazaux avrebbe anche l’occasione di chiuderla con un 7-5, ma il toscano riesce a salvarsi affidandosi allo schema servizio-dritto. Alla fine, il verdetto decisivo viene dunque affidato al tie-break ma il responso finale non cambia parecchio. Qui, infatti, l’attuale numero 86 al mondo gioca meglio i punti chiave ed manda la pratica in archivio con un netto 7-2.
Peccato per Muso, al quale avrebbe certamente fatto bene un’altra iniezione di fiducia dopo la finale raggiunta in doppio (con Lorenzo Sonego) all’Atp 250 di Doha. E invece l’azzurro lascerà gli Emirati col terza sconfitta consecutiva all’esordio in un torneo.
L’Atp 500 di Dubai è trasmesso in diretta TV su Sky (canali Sky Sport Tennis e Sky Sport Uno) e in streaming su NOW e Tennis Tv.
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